Alpinismo
K2: i tarvisiani vicini al “momento della verità”
CAMPO BASE K2, Pakistan — Partiranno domenica, destinazione vetta. Gli alpinisti della spedizione tarvisiana di Nives Meroi e Romano Benet, costretti ad una lunga pausa imposta dal maltempo che imperversa sul Karakorum, stanno raccogliendo idee ed energie per il piano d’attacco al K2 (8.611 metri).
Il gruppo – che oltre all’inossidabile coppia Meroi-Benet vede tra le sue fila anche Mario Cedolin e Roberto Alloi – si trova ora al campo base per recuperare le forze dopo gli sforzi dei giorni scorsi.
I quattro tarvisiani si stanno muovendo rapidissimi sulla parete Sud montagna, sperimentando nuovi modi per “bruciare le tappe” classiche della via sullo Sperone Abruzzi.
Il campo 1 della spedizione, per esempio, è stato montato più in alto del solito, a 6.400 metri di quota. Gli alpinisti hanno voluto installarlo proprio ai piedi del celebre “camino Bill”, un difficile tratto di roccia verticale con passaggi di 4° grado che dà accesso al pendio dove c’è il campo 2 di tutte le altre spedizioni.
Quattro giorni fa, dopo aver pernottato a Campo 1 per la prima volta, Nives Meroi e il marito Benet sono saliti fino a 7.300 metri dove hanno ancorato il materiale che dovrà servire per montare il loro campo numero 2, che sarà alla stessa quota del classico campo 3. Dell’altro materiale è stato portato intorno ai 6.800 metri da Alloi e Cedolin, che hanno deciso di rientrare al base prima dei loro compagni.
In pratica, è tutto pronto per tentare la salita decisiva. La prossima volta che gli alpinisti saliranno in parete, monteranno definitivamente campo 2 e dopo avervi pernottato proseguiranno fino a 7.900 metri, dove monteranno campo 3. Dopodiché sarà l’ora di tentare la cima.
La partenza per l’avventura è fissata per domenica prossima, quando pioggia, neve e forte vento in quota dovrebbero lasciare spazio ad una finestra di bel tempo.
Sara Sottocornola