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Traversata del massiccio del Monte Bianco da record per due guide francesi

Traversata record del massiccio del Monte Bianco in meno di 24 ore per le due guide francesi Mathéo Jacquemoud e Benjamin Védrines. Per la precisione solo 20 ore e 5 minuti per percorrere 70 chilometri e 7300 metri di dislivello dal punto più a sud-ovest a quello più a nord est.

Al di là delle cifre, c’è la motivazione nell’andare dal punto A al punto B con una moltitudine di fattori da gestire, il tempo da tenere in conto con le condizioni di neve molto delicate che c’erano. Non è stata una corsa verso un record, ma una corsa contro le condizioni per ridurre il più possibile i rischi, soprattutto al Col des Cristals. Una via ovvia, estetica e maestosa, un compagno di cordata solido come il granito, gli amici che in quei momenti ci hanno sostenuto e la mia piccola famiglia a Trient. Insomma, una grande avventura!” ha scritto sui social Jacquemoud.

“Ero particolarmente desideroso di fare questa traversata per Stéphane Brosse, di andare fino in fondo per lui” ha dichiarato alla testata Montagnes Magazine Mathéo, che ha dedicato il successo al campione di scialpinismo morto nel giugno del 2012 precipitando dall’Aiguille d’Argentiere a causa del cedimento di una cornice proprio mentre stava cercando di realizzare la traversata del Massiccio del Bianco insieme a Kilian Jornet.

La traversata

La traversata è cominciata martedì 17 maggio alle 22.15 da Les Contamines, piccolo comune francese, da dove i due hanno raggiunto il ghiacciaio Tré-La-Tête, che hanno poi risalito in direzione dei dômes de Miage. Mathéo Jacquemoud e Benjamin Védrines hanno poi proseguito per l’Aiguille de Bionnassay e il dôme du Goûter. Attraversata l’arête des Bosses hanno toccato alle 6 del mattino la vetta del Monte Bianco.

Jacquemoud e Védrines hanno continuato scendendo lungo la via dei Tres Monts e arrivati nella parte alta della Vallée Blanche ad attenderli con un po’ di rifornimenti e soprattutto incoraggiamento c’era l’amico Léo Slemett.

Rimesse le pelli sulla Mer de Glace si sono diretti verso il Col des Cristaux scendendo fino al ghiacciaio dell’Argentière, dove li attendeva un’altro ifornimento di amici, per poi salire nuovamente fino al col du Passon. I due atleti hanno poi raggiunto la Svizzera dal col supérieur du Tour, l’ultima discesa verso la tappa finale: il paese di Trient, nel distretto di Martigny.

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