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Parchi Nazionali più belli d’Italia, la top 10 di Lonely Planet premia la montagna

Dal lontano 1922, anno di fondazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso (PNGP) e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), il numero di Parchi Nazionali istituiti lungo la nostra Penisola è salito a quota 25. Il più giovane è il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri – Lagonegrese, nato nel 2007. 25 scrigni di biodiversità che risulta complesso classificare in termini di meraviglia. Alla domanda “Quali sono i Parchi Nazionali più belli d’Italia?” c’è fortunatamente chi avuto il coraggio di provare a fornire una risposta. Andiamo a scoprire insieme la top ten elaborata dagli esperti di viaggi di Lonely Planet, la casa editrice australiana che diffonde guide turistiche in tutto il mondo, dedicate a tutto il mondo.

Una top ten a tutta montagna

Di seguito i 10 “Best National Parks” d’Italia:

  1. Parco Nazionale dell’Aspromonte

  2. Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

  3. Parco Nazionale del Pollino

  4. Parco Nazionale dello Stelvio

  5. Parco Nazionale dell’Asinara

  6. Parco Nazionale del Gran Paradiso

  7. Parco Nazionale del Gargano

  8. Parco Nazionale dei Monti Sibillini

  9. Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Un elenco in cui la montagna vince. Fatta eccezione per i Parchi dell’arcipelago della Maddalena e dell’Asinara, nell’elenco compaiono infatti 6 parchi di montagna e 2 che potremmo definire un perfetto mix mare e monti (Cilento-Vallo di Diano e Parco del Gargano).

“L’Italia ospita attualmente 25 parchi nazionali, aree protette di bellezza naturale in cui i visitatori possono trovare montagne che toccano le nubi, penisole plasmate dal vento, oltre migliaia di chilometri di sentieri e una libera spolverata di rifugi in quota”, questa la “ricetta” dell’Italia secondo Lonely Planet. Una sintesi in cui effettivamente il termine montagna compare ben definito, il mare è sottinteso dal concetto di penisola. Ma cosa rende eccezionali rispetto ad altri gli 8 Parchi che raggiungono quote montane? Vediamo le motivazioni di Lonely Planet.

Parco Nazionale dell’Aspromonte

“Il secondo Parco più ampio della Calabria è suggestivo, si innalza in maniera brusca alle spalle della città portuale di Reggio Calabria. Il picco più alto, Montalto (1955 m) è dominato da una enorme statua in bronzo di Cristo e offre ampie vedute sul mare della Sicilia. Soggette a frequenti colate di fango e scolpite dai torrenti, le montagne dell’Aspromonte sono di una bellezza straordinaria. Fiumi sotterranei conservano le vette coperte di foreste di conifere e risplendono di fiori a primavera. È una zona perfetta per passeggiare ed è attraversata da diversi sentieri identificati su base cromatica. Gambarie è la città principale e il punto di accesso più facile al Parco.”

Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

“Il secondo Parco Nazionale più grande d’Italia, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano fa la parte del leone nella penisola del Cilento. Alcune delle zone più interessanti e accessibili si trovano a un’ora di auto a nord-est di Paestum, comprese le Grotte di Castelcivita, un complesso di grotte preistoriche che sembrano ultraterrene, vicino alla città di Castelcivita. Per gli escursionisti, il paese di Sicignano degli Alburni, sormontato da un castello medievale, è una buona base di partenza per l’impegnativo trekking sul Monte Panormo (1742 m), oppure, per una passeggiata più tranquilla, a 2 ore di cammino si trova il grazioso paese di Postiglione, sormontato da un castello normanno del XI secolo. Per scoprire il meglio del parco, probabilmente avrete bisogno di un’auto, anche se la fascia costiera da Castellabate fino a Palinuro è dotata di un ragionevole servizio di trasporto pubblico.”

Parco Nazionale del Pollino

“Il più grande Parco Nazionale d’Italia, il Parco Nazionale del Pollino, è a cavallo tra Basilicata e Calabria e copre 1960 kmq. Agisce come una cortina rocciosa che separa la regione dal resto d’Italia e possiede il più ricco repertorio di flora e fauna del Sud, con i suoi canyon fluviali e praterie alpine che ospitano caprioli, gatti selvatici, lupi, rapaci (tra cui l’aquila reale e il capovaccaio) e le lontre in via di estinzione (Lutra lutra). Le zone più spettacolari del Parco sono il Monte Pollino (2248 m), i Monti di Orsomarso (1987 m) e il canyon delle Gole del Raganello. Le montagne, spesso innevate, sono ricoperte da boschi di querce, ontani, aceri, faggi, pini e abeti. Il Parco è famoso soprattutto per i suoi antichi alberi di pino loricato, che si trovano solo qui e nei Balcani. Gli esemplari più antichi raggiungono i 40 m di altezza.”

Parco Nazionale dello Stelvio

“Non è proprio Yellowstone, ma il Parco Nazionale dello Stelvio, con i suoi 1346 kmq, è il più grande Parco Nazionale delle Alpi, estendendosi nella regione della porta accanto, la Lombardia, e confinando con il Parco Nazionale Svizzero. Il vasto Parco è suddiviso in tre distinti settori regionali, ciascuno amministrato separatamente: il settore del Sud Tirolo a Nord, il Trentino a Sud e la Lombardia a Ovest. Il Parco è principalmente appannaggio degli escursionisti che vi giungono per la vasta rete di rifugi ben organizzati e sentieri segnalati che, sebbene spesso impegnativi, non richiedono le capacità alpinistiche necessarie altrove nelle Dolomiti. Il massiccio centrale dello Stelvio è presidiato dal Monte Cevedale (Zufallspitze; 3769 m) e dall’Ortles (Ortles; 3905 m), che proteggono ghiacciai, foreste e numerose specie faunistiche, senza dimenticare le numerose tradizioni e storie montane.”

Parco Nazionale del Gran Paradiso

“Il più antico Parco Nazionale d’Italia, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha un nome davvero appropriato. Originariamente il Parco fungeva da riserva di caccia reale fino a quando Vittorio Emanuele II non lo donò allo Stato nel 1922 per garantire la protezione dello stambecco in via di estinzione. Il principale trampolino di lancio del Parco è Cogne (1534 m), famosa per i suoi merletti, di cui si possono acquistare campioni presso Le Marché Aux Puces. Nel Parco sono possibili facili passeggiate, come l’itinerario di 3 km fino al villaggio di Lillaz sul sentiero 23, dove si trova un parco geologico e una cascata con 150 m di salto. I sentieri 22 e 23 vi porteranno al paese di Valnontey, dove potrete visitare il Giardino Alpino Paradisia, un giardino alpino che conserva flora di montagna e rare farfalle.”

Parco Nazionale del Gargano

“Uno dei più grandi Parchi Nazionali d’Italia, un luogo caratterizzato da una ampia zona costiera e profonde e antiche foreste, si trova su uno sperone dell’Italia meridionale in Puglia, proteso nel Mar Adriatico. La costa che lo circonda sembra perennemente immersa in una luce rosa perlacea, che crea un contrasto pittorico con il mare, che sfuma dal blu scuro intenso all’azzurro con l’avvicinarsi della sera. Puntate un occhio sui trabucchi , piattaforme da pesca in legno vecchio stile che si protendono nel mare. Queste strutture a forma di molo, che potrebbero risalire all’epoca fenicia, sono tutelate come monumenti storici nel Parco Nazionale del Gargano, con numerosi esempi che abbelliscono il litorale tra Vieste e Peschici. La maggior parte è ancora utilizzata dai pescatori, alcuni ora fungono da ristoranti di pesce unici nel loro genere, dove i commensali possono guardare il loro pasto mentre viene catturato prima di rifocillarsi.”

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

“A cavallo del confine tra Marche e Umbria in un’area di aspro splendore, il selvaggio e meravigliosamente incontaminato Parco Nazionale dei Monti Sibillini non sembra mai meno che straordinario, sia che lo si visiti in inverno, quando le sue cime – 10 delle quali superano i 2000 m – sono innevate, che in d’estate, quando i suoi prati d’altopiano sono tappezzati di papaveri e fiordalisi. Il Parco attira escursionisti e amanti dell’outdoor, con un’ampia rete di sentieri, circuiti per mountain bike e una serie di rifugi estivi in quota che si prestano come appoggio. La maggior parte dei sentieri è ora aperta dopo i terremoti del 2016, che hanno causato gravi danni al Parco, ma alcuni rifugi rimangono chiusi: è bene controllare il sito Web del Parco aggiornamenti.”

Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

“Il secondo Parco Nazionale più antico d’Italia è anche uno dei più ricchi dal punto di vista ecologico. Istituito con regio decreto nel 1923 (inaugurato nel settembre del 1922 per iniziativa privata di un Direttorio provvisorio presieduto dall’onorevole Erminio Sipari, fu riconosciuto dallo Stato l’11 gennaio 1923, ndr), nasce come una modesta riserva di 5 kmq che, a poco a poco, si è trasformata nell’area protetta di 440 kmq che è oggi.  L’evoluzione non è stata facile. Il Parco fu temporaneamente abolito nel 1933 dal governo Mussolini. Tornò attivo nel 1950 solo per far fronte a un’ulteriore invasione da parte della costruzione di alloggi, della costruzione di strade e degli sviluppatori di sci. Nonostante ciò, il Parco è riuscito a rimanere in prima linea nel movimento di conservazione italiano, reintroducendo e proteggendo animali selvatici come il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, la lince, il cervo e, in particolare, l’orso marsicano (il Parco ospita la più grande enclave sopravvissuta in Italia di questa specie a rischio). Grazie alla sua lunga storia, riceve più visitatori di altri Parchi italiani, circa due milioni all’anno.”

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