Meteo

Zero termico a 4000 metri e temperature oltre i 35°. Cosa sta succedendo alla primavera?

É un semestre di stagioni confuse quello che stiamo vivendo. Dopo mesi invernali particolarmente siccitosi, la neve ha fatto la sua comparsa, in grande stile, con accumuli anche notevoli in alta quota, ad aprile. E più volte ci siamo trovati a definirla “ultima neve dell’anno”. Ed eccola lì, una nuova perturbazione pronta a smentire le attese. E poi all’improvviso, l’“estate” a metà maggio. Temperature oltre la norma del periodo, e non di poco, pioggia zero o quasi, qualche grandinata in modalità vacanze di agosto, cosa sta succedendo? Dov’è finita la primavera? Tornerà? Quando? Ne abbiamo parlato con il meteorologo di Geo, Filippo Thiery.

Negli ultimi giorni viviamo la sensazione di una “estate in anticipo”. É così?

“Le temperature raggiunte nell’ultima settimana risultano essere di diversi gradi superiori a quella che viene definita norma del mese di maggio, tenendo sempre a mente che si tratti di una media statistica calcolata su un trentennio. Si può dunque parlare di anticipo d’estate. Sono valori che hanno ripetutamente raggiunto soglie da giugno inoltrato, soprattutto nelle massime diurne.”

Si tratta di una anomalia?

“Un’estate in anticipo nel mese di maggio può capitare, anche in questo caso dobbiamo affrontare l’argomento in termini statistici. Su lunga scala temporale possiamo trovare anni in cui il mese sia stato caratterizzato da temperature medie un po’ al di sopra della norma, così come un po’ al di sotto. Le temperature che andremo a raggiungere nei prossimi giorni c’è però da dire che saranno spiccatamente oltre la norma, parliamo di 8-10°C al di sopra della media del periodo, dunque siamo di fronte a una anomalia più pronunciata.”

Una anomalia più anomala del solito dunque…

“Una anomalia va quantificata in termini di gradi, e a tal riguardo mi permetto di sottolineare come il grado centigrado rappresenti una unità di misura fuorviante, perché non è poco 1°C. Proviamo a pensare a quando abbiamo la febbre. 2°C sono la differenza tra temperatura nella norma (36.5°C) e febbrone (38.5°C). Questo per dire che tra 2 e 5°C oltre la norma già si tratta di anomalie corpose, oltre 5, addirittura 10°C, parliamo di qualcosa di davvero importante.

La durata è il secondo elemento da considerare per quantificare una anomalia. L’ondata di caldo in corso è molto estesa a livello europeo, e l’Italia non è neanche la più colpita, perché la Spagna ha già superato diffusamente i 35-37°C e nei prossimi giorni si avvia a raggiungere, e da qualche parte superare, i 40°C, nelle aree più calde come l’Andalusia. Si tratta di una anomalia persistente ormai da una settimana, che ci aspettiamo peggiori nei prossimi giorni.”

Cosa ci attende nei prossimi giorni?

“Nel weekend, prima in Pianura Padana e in Sardegna, poi al Sud, si potranno superare i 35°C. E la condizione di anomalia si protrarrà fino a inizio settimana, anche se i picchi del caldo dalla Sardegna e Nord Italia, soprattutto Nord Ovest, i più intensi, a ridosso dei 35°C, si andranno spostando verso il Meridione. Dunque lieve attenuazione al Nord nei primi giorni della settimana, che forse a metà settimana potrebbe essere un po’ più spiccata, riportandoci a valori più in linea con la media del periodo. Al momento non possiamo dire se tale attenuazione sarà duratura o meno.”

Saliamo in quota, dove si posizionerà lo zero termico?

“Sulle Alpi è già abbondantemente sopra i 3500 metri, nei prossimi giorni andrà sopra i 4000 m, soprattutto sul settore centro-occidentale, dunque Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta. Sulle Alpi orientali 3800-3900 m. Valori che risultano alti anche in piena estate, se a luglio lo zero termico arriva a 4000 m è comunque una anomalia importante.”

Complice questa ondata di caldo, si stanno diffondendo previsioni allarmanti sull’estate, quella vera, alle porte. Dobbiamo prepararci all’estate più calda del secolo?

“Se da qui a una settimana le previsioni sono da prendere con le pinze, figuriamoci per i mesi estivi. A livello scientifico non hanno alcuna attendibilità. Sono anni che attendiamo l’estate più calda del secolo, lo dissero anche a giugno 2014, a estate iniziata, annunciando un luglio e agosto terrificanti, e invece si rivelò una delle estati più fresche e piovose degli ultimi 25 anni. Va detto che scommettere su una estate più calda della norma equivale a scommettere facile. Con il cambiamento climatico, già in atto, negli ultimi 3 decenni le estati di anomalia positiva – calde o molto più calde della norma – sono state molto più numerose rispetto alle estati di anomalia negativa, che sono rimaste delle mosche bianche. Che estate ci attende lo scopriremo solo in corso  d’opera.”

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