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Neve di primavera, attenzione al pericolo valanghe

Le nevicate dei giorni scorsi hanno finalmente portato Alpi e Appennini a rivestirsi di un candido manto, questa volta senza esclusioni. Una neve tardiva, forse l’ultima dell’anno, che consegue a un inverno e un avvio di primavera decisamente miti e si accompagna, come evidenziano i bollettini Meteomont e AINEVA, a un incremento del pericolo valanghe.

Nella giornata di ieri, domenica 3 aprile, due valanghe si sono staccate in successione nella zona del Passo del Tonale. Una prima a quota 2700, non lontano dalle piste da sci, senza coinvolgimento di persone. Una seconda a breve distanza dalla prima con coinvolgimento di 4 free riders, rimasti parzialmente sepolti dalla valanga e immediatamente estratti dagli operatori del Soccorso Alpino.

Alpi

Per la giornata odierna (tendenza sostanzialmente invariata per domani), il nuovo bollettino interregionale AINEVA segnala lungo l’arco alpino un diffuso pericolo di grado 2 (moderato) e numerose zone in cui il grado di pericolo tocca il valore 3 (marcato). Le principali fonti di pericolo sono rappresentate da neve fresca e ventata. La neve fresca caduta su neve vecchia, non andrà  a legarsi bene con quest’ultima, determinando una struttura sfavorevole del manto nevoso, con possibilità di valanghe spontanee o indotte.

Grado marcato si segnala in Piemonte sui rilievi di confine delle Valli del Monregalese, Gesso e Vermenagna, Stura, Maira e Grana, Varaita e Po, Germanasca e Pellice, Susa e Chisone. In Lombardia su Alpi Orobie, Alpi Retiche, Adamello, Presanella. In Trentino nelle Valli Sole, Pejo e Rabbi, zona Brenta settentrionale Peller. In Veneto su Dolomiti Agordine, Prealpi veronesi, vicentine e bellunesi, Dolomiti di Ampezzo e Comelico. In FVG su Alpi e Prealpi carniche, Alpi e Prealpi Giulie.

Appennini

Pericolo di grado moderato si evidenzia su Apuane e Appennino toscano settentrionale, Monte Amiata, Appennino umbro-marchigiano meridionale e Sibillini, Terminillo, Monti Reatini e Laga, Gran Sasso, Velino Sirente, PN Abruzzo, Maiella, Monti Simbruini e Meta, Mainarde, Matese e più a sud Appennino lucano e calabro.

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