News

Il borgo sullo sfondo della Gioconda? Tutti gli indizi portano a Bobbio

Qual è il borgo raffigurato sullo sfondo della Gioconda di Leonardo da Vinci? Uno dei misteri dell’opera più celebre, discussa e ammirata dell’artista fiorentino sembra essere a un passo dalla risoluzione. Sempre più indizi portano a confermare l’ipotesi avanzata 10 anni fa dalla studiosa di storia medievale Carla Gori che si tratti di Bobbio (PC), perla della Val Trebbia.

L’ipotesi “Bobbio”

Nel 2010 Carla Gori identificò nel dipinto, realizzato da Leonardo tra il 1503 e il 1506 (anche se modifiche furono apportate fino alla morte dell’artista, avvenuta nel 1519), la presenza dell’iconico Ponte Gobbo di Bobbio. Nel dipinto sarebbe raffigurato uno scorcio paesaggistico osservabile dal Castello Malaspina-Dal Verme, dunque la Monna Lisa non sarebbe inserita in un paesaggio toscano, ma emiliano.

Sulla base di ricostruzioni storiche, la ricercatrice ipotizzò inoltre che la protagonista del ritratto, la misteriosa “modella” di Leonardo, potesse essere Bianca Giovanna Sforza, signora di Voghera, figlia di Ludovico il Moro, duca di Milano e signore di Bobbio. Non si tratterebbe dunque di colei cui storicamente è stato attribuito il volto dall’espressione enigmatica: Lisa Gherardini, moglie del nobile e mercante italiano Francesco del Giocondo (da cui potrebbe farsi derivare l’appellattivo di “Gioconda”).

Conferme 3D

Cinque anni più tardi, nel 2015, la teoria che potesse trattarsi di Bobbio trovò le prime conferme in uno studio condotto dagli architetti Davide e Angelo Bellocchi. In termini molto semplificati, attraverso la elaborazione di modelli 3D, realizzati a partire dalla localizzazione del “punto di vista” del pittore da una finestra del castello Malaspina-Dal Verme, si arrivò alla identificazione di 10 punti di riferimento nel paesaggio attuale di Bobbio, praticamente coincidenti con il paesaggio dipinto da Leonardo. Le montagne sullo sfondo della Gioconda sarebbero dunque i rilievi della Val Tidone, della Pietra Parcellara e della zona dei calanchi. Il corso d’acqua a destra di Monna Lisa sarebbe il Trebbia.

E arrivano nuove conferme scientifiche…

Una nuova conferma è giunta di recente da uno studio condotto da un gruppo di scienziati coordinato da Andrea Baucon dell’Università di Genova e Gerolamo Lo Russo del Museo di Storia Naturale di Piacenza. Gli esperti avrebbero trovato nuove prove a supporto dell’ipotesi che Leonardo Da Vinci sia passato per Bobbio.

Come spiegato in una nota dalla stessa Carla Gori, “gli studi condotti sugli icnofossili (tracce fossili di impronte di antichi esseri viventi) di cui, l’ANSA aveva dato notizia il mese scorso, hanno provato che le medesime forme nella pietra sono state studiate e riprodotte da Leonardo nel Codice Leicester. Dai paleontologi mi è giunta conferma che gli icnofossili tipici di Pierfrancesco (frazione di Gropparello, ndr) si trovano a Bobbio, raggiungibile facilmente da Leonardo a schiena d’asino”.

“Che quel territorio fosse di grande interesse geologico per Leonardo lo avevo scritto nel 2011 – prosegue la ricercatrice – , ma la recente scoperta pubblicata da Rips, rivista specializzata in geologia di livello mondiale, ha valore scientifico assoluto“.

Le evidenze scientifiche convergono nel localizzare Leonardo nel paesaggio della Gioconda. Per il resto – conclude Carla Gori – confido nella frase di Leonardo: La verità solo fu figliola del tempo“.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close