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Orsetto in pista sui Tatra, il Parco dà priorità alla “famiglia” e chiude alcuni percorsi

La convivenza tra uomo e orso è possibile? Con un po’ di impegno, la risposta è sì. Lo dimostra una vicenda in corso di svolgimento nel Parco Nazionale dei Tatra, in Polonia. Protagonista è un orsetto, sbucato nel bel mezzo di una pista da sci, in pieno giorno. Una situazione delicata, di rischio potremmo dire reciproco, per il piccolo plantigrado e per gli sciatori in zona. Di fronte alla scena, immortalata in un video realizzato il 21 aprile dalla Freeride Academy di Koscielisko, il Parco ha ritenuto opportuno effettuare una scelta per il bene di tutti. Intendendo con “tutti”, orsi e uomini.

Per garantire da un lato la sicurezza dei turisti e dall’altro la tranquillità della famiglia di orsi, da cui probabilmente sarà momentaneamente sfuggito in pista l’orsetto, sono stati interdetti, fino a data da destinarsi, alcuni percorsi turistici e piste da sci.

Condiviso da Katka Katie Žákovičová sul gruppo Facebook Srdcom, il video ha suscitato numerosi commenti, da cui si evince una generale approvazione della scelta, in alcuni casi vera ammirazione nei confronti del Parco e più in generale della Polonia e della politica nazionale nei confronti degli orsi.

“Che differenza rispetto alla Slovacchia! Qui bisogna spararli subito”, commenta un utente. “I polacchi la risolvono diversamente, per loro protezione della natura significa protezione della natura, in Slovacchia protezione della natura significa protezione umana”, fa eco un secondo commento.

Interessante è anche notare la presenza di molteplici suggerimenti di chiusura integrale del Parco in primavera, stagione in cui notoriamente gli orsi tornano a gironzolare dopo aver trascorso i mesi più freddi in ibernazione. “Non salite nei Tatra, non è il vostro spazio, è il territorio degli orsi”.

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