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Caso Blanc, l’Uiaa conferma sospensione

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BERNA, Svizzera — Aveva provato a ricorrere in appello, Patrick Blanc. Ma le sue proteste sono state respinte dalla commissione disciplinare dell’Uiaa, che ha confermato ieri la sospensione dell’atleta francese da tutte le gare di scialpinismo fino a quando non  sarà chiuso il caso di doping che lo ha travolto nei mesi scorsi.

Blanc era risultato positivo all’Epo dopo la gara svizzera della Patrouille des glaciers, la scorsa primavera. Un mese fa, in seguito ai risultati delle controanalisi che hanno confermato il doping dell’atleta, la commissione disciplinare dell’Uiaa aveva deciso di sospenderlo dall’attività agonistica.
 
Blanc, però, alla fine di ottobre aveva presentato ricorso dichiarando che i risultati dei test non erano completamente affidabili. Ma l’appello è stato respinto.
 
Lunedì 5 novembre, la commissione disciplinare che segue il caso Blanc – presieduta dall’esperto legale inglese Ian Alderson, che vede tra i membri un medico ed un membro della neonata International Ski Mountaineering Federation (Ismf) – ha confermato la sospensione dell’atleta, che non potrà quindi partecipare a nessuna gara organizzata da enti o federazioni che abbiano sottoscritto il codice mondiale antidoping.
 
"E’ normale procedura sospendere gli atelti risultati positivi al doping – si legge nel comunicato stampa dell’Uiaa -. Strappi alle regole sono consentiti solo in circostanze eccezionali, e non è questo il caso".

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