Lo scorso 8 marzo Laura Tiefenthaler e Jana Möhrer avevano scalato la parete nord dell’Eiger in giornata dalla Heckmair, la via dei primi salitori del 1938. Una bella esperienza, che per Tiefenthaler è stata il punto di partenza per alzare l’asticella.
Il 25 marzo l’alpinista austriaca ha salito la stessa via in solitaria, sempre in giornata. Un’idea nata da un confronto con Rolando Garibotti. “Quella per me – scrive sui social Laura – non era nemmeno una possibilità, anche se quando l’ha menzionato, il desiderio è cresciuto immediatamente”. Così, il 24 marzo inizia il suo tentativo, ma “il mio stato mentale non era al meglio e sono riuscita a prendere la via sbagliata, perdendo due ore, quindi ho rinunciato, per tornare in caso il giorno dopo”. Il 25 le cose erano decisamente diverse: Tiefenthaler parte all’una di notte dalla stazione dei treni e inizia a salire veloce. “Stavo bene e i dubbi erano magicamente svaniti. Avendo come motivazione principale la curiosità e sapendo che sarebbe stato possibile scendere fino a un certo punto, mi sono sentita sicura di esplorare. Mentre salivo la mia sicurezza aumentava”.
Saliti in auto sicura tutti i tiri più difficili e alcuni brevi tratti, alle 10 del mattino era all’altezza del Traverso degli Dei. Allora, con il tempo dalla sua parte, ha rallentato “dando priorità alla sicurezza rispetto che alla velocità” e alle 16 era in vetta. “Che viaggio! Che esperienza!” ha scritto alla fine l’alpinista.
Quella della Tiefenthaler dalla classica è la seconda solitaria femminile dopo l’invernale in 17 ore di Catherine Destivelle del 10 marzo 1992, 30 anni fa. La prima solitaria assoluta della via Heckmair è invece dello svizzero Michel Darbellay ed è datata 1963. La prima donna a scalarla è stata invece la tedesca Daisy Voog in cordata con Werner Bittner nel 1964.
Se si parla di solitarie femminili, non si può non citare anche quella del 1993 sulla via Lauper, lungo la parete nord-est, di Alison Hargreaves, in quell’unica stagione scalò tutte e sei Nord della Alpi.
Come si può vedere dalle foto delle montagne sullo sfondo, questo è stato un inverno molto secco. Diverse invece le condizioni di innevamento incontrate dalla Destivelle, e la via Heckmair ne risente in modo particolare diventando molto difficile.