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Orsi in Trentino, tra prevenzione e sentenze. L’ira di Fugatti contro i giudici: decidono in base alla favola di Yoghi

In Trentino si continua a parlare di plantigradi e della loro gestione. Da un lato con l’arrivo della primavera la Provincia di Trento si prepara all’uscita dal letargo degli orsi con una campagna di informazione ai cittadini, dall’altro la sentenza del Consiglio di Stato in cui si annulla in parte la delibera trentina sul grande carnivoro ha scatenato l’ira del presedente Maurizio Fugatti.

L’orso non è Yoghi

Non conoscono il problema e basano le loro valutazioni sulla favola dell’orso Yoghi. Loro legiferano e fanno le sentenze dai loro uffici romani, la gente trentina non è più libera di muoversi. La giustizia e lo Stato non rispettano la popolazione e i territori, mettendo in discussione ogni iniziativa che riguarda la sicurezzaDovremo aspettare le prossime aggressioni per avere un legislatore o un magistrato che si rendano conto del problema”. Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato in cui si cassa parzialmente la delibera trentina sulla gestione degli esemplari ritenuti problematici impugnata davanti alla giustizia amministrativa dal Wwf e dalla LNDC.

Oggetto di scontro tra Trento e gli animalisti era la possibilità prevista nelle linee guida, adottate lo scorso 25 giugno, di derogare al regime di protezione dell’orso previsto dalle norme nazionali ed europee (direttiva Habitat) dando la possibilità al presidente della Provincia tramite ordinanza diretta di disporre la cattura e l’eventuale abbattimento dei plantigradi senza parere preventivo dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).

Per i giudici amministrativi la disposizione secondo cui un unico e isolato caso di contatto fisico o aggressione possa portare all’abbattimento dell’orso è irragionevole e sproporzionatapoiché trascura la valutazione specifica del caso concreto, da condurre contestualmente alla valutazione di ogni singolo intervento di rimozione”, che risulta pertanto ineludibile. L’ipotesi dell’abbattimento, si legge nella sentenza, “può essere attuata se si verifica uno di questi casi: orso ripetutamente segnalato in centro residenziale, orso che attacca per difendere i propri piccoli, orso che attacca per difendere la sua preda, orso che segue persone, orso che cerca di entrare in strutture, orso che attacca senza essere provocato. Ma ogni volta la situazione va esaminata in relazione sia alle condizioni ambientali, sia alle cause che hanno determinato l’aggressione”.

Il Consiglio di Stato non esclude però la possibilità che la Provincia possa adottare interventi, ma solo in caso di comprovata e motivata urgenza e “nel rispetto degli stringenti limiti che ne permettano”.

Riparte la campagna informativa ai cittadini

Nel frattempo, il Settore grandi carnivori del Servizio faunistico della Provincia di Trento con l’inizio della primavera, periodo in cui gli orsi si “risveglieranno dal letargo” e vanno alla ricerca di cibo, si è attivata per rimettere a punto la campagna di informazione indirizzata alla cittadinanza sui comportamenti di orso, lupo, lince e sciacallo dorato.

Con tale obiettivo si procederà alla ricognizione primaverile della cartellonistica sul territorio con le regole da seguire nelle aree con presenza dell’orso allo scopo di verificarne le condizioni dopo i mesi invernali. È stato inoltre aggiornato il dépliant informativo “Il lupo in Trentino”, mentre quello relativo agli orsi lo sarà nei prossimi giorni. Attesa a breve anche la pubblicazione del nuovo Rapporto grandi carnivori 2021.

Infine, tornerà attivo anche il servizio online della Provincia in si può consultare in tempo reale le mappe relative agli avvistamenti delle orse con i cuccioli e agli orsi con radiocollare (consultabile sul sito Grandicarnivori.provincia.tn.it).

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3 Commenti

  1. Qualcuno forse non sa ancora che sulla Terra il predatore più in alto nella scala animale e quindi l’unico senza avere suoi predatori se non i suoi simili, è l’animale Uomo.
    E’ l’unico dal quale bisogna proteggersi e anche proteggere gli altri esseri viventi.
    L’Uomo si aggrega con i suoi simili e costruisce Società con leggi e regolamenti e anche queste predano sempre altre società.
    Ha costituito anche la società delle società, ma lì alcuni Uomini discutono speranzosi.
    C’era il cannibalismo, si giustificava dicendo che serviva per appropriarsi dello spirito altrui, ora si è evoluto.

  2. Dunque abbattiamo un animale che difende i suoi cuccioli? Abbattiamo un animale che difende la sua preda?
    Ma Fugatti ha figli? E se Fugatti difende i suoi strangolapreti possiamo abbatterlo?
    Seriamente, ma chi lo ha votato?
    Cordialemente

  3. Fugatti l’orso non è Yogy ma lei non è un presidente di provincia degno di questo nome: se non le va bene, può emigrare in Austria (sempre che in Austria siano contenti di averla tra loro)

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