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Bonus docenti, gli incentivi per gli insegnanti delle scuole in montagna

All’interno del Ddl per lo sviluppo delle zone montane approvato dal Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di ripopolare le terre alte, ha destato molto interesse l’art.8 che introduce bonus e incentivi a favore degli insegnanti per il rilancio della scuola di montagna.

Punteggio extra di servizio

La prima forma di incentivazione per riportare gli insegnanti nelle scuole dei comuni montani di ogni ordine e grado è un’agevolazione professionale con l’attribuzione di un punteggio extra di servizio ai docenti a tempo determinato (comma 2). Il beneficio, ai sensi dei successivi commi 3 e 4, scatta a favore solo di coloro che prestano servizio nella sede scolastica ubicata in un comune classificato montano ai sensi dell’articolo 2 del ddl e prescinde dal fatto di aver prestato servizio in una pluriclasse, dal numero degli insegnanti che prestano servizio nella scuola di montagna e dal requisito della residenza in sede.

Incentivi sui mutui e affitti

Allo scopo di agevolare economicamente il trasferimento degli insegnanti nei comuni in cui ha la sede la scuola di montagna, a decorrere dal 2023, il comma 5 riconosce un bonus ai docenti che prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio che corrisponde a un credito d’imposta pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di euro 2.500. Il comma 6 amplia l’agevolazione anche ai casi in cui l’insegnante decide di acquistare l’immobile e a tale scopo accende un mutuo.

Limiti

Questi incentivi sugli affitti e i mutui sono nei limiti delle risorse disponibili, che vengono quantificate dal comma 7 in 10 milioni di euro a valere sul fondo (Fosmit) istituito nel ddl per un totale di 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023. Si precisa inoltre che il credito di imposta non è cumulabile né con le detrazioni previste sugli interessi passivi relativi a mutui contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale nei comuni montani, né con altri bonus affitti.

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2 Commenti

  1. “allo scopo di agevolare economicamente il trasferimento degli insegnanti nei comuni in cui ha la sede la scuola di montagna, a decorrere dal 2023, il comma 5 riconosce un bonus ai docenti che prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio che corrisponde a un credito d’imposta pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di euro 2.500. Il comma 6 amplia l’agevolazione anche ai casi in cui l’insegnante decide di acquistare l’immobile e a tale scopo accende un mutuo.
    TROPPO TARDI…MAGARI CI CI FOSSE STATO IN ANNI 70-80 !In localita’ montane ambite dal turismo , era un salasso e pure ci si doveva adattare a case scartate dai turisti,di ripiego, con standard bassi e pure con contratti ” a voce”.

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