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Dagli alpinisti russi una lettera a Putin contro la guerra in Ucraina

L’alpinista russo Alexander Gukov ha diffuso sul web una lettera aperta indirizzata al Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, in cui a nome della comunità alpinistica russa viene espressa la contrarietà al conflitto in atto in Ucraina.

Una lettera, scritta in lingua russa e inglese, che nasce con l’intento di valicare i confini russi per raggiungere l’intero mondo alpinistico. “Amici, non voglio restare da parte e vi invito a firmare una lettera di appello a nome della nostra comunità alpinistica per non intraprendere azioni militari in Ucraina – scrive Gukov -. La lettera sarà inviata a club e federazioni di alpinismo di altri Paesi. Chiunque sia d’accordo con il testo della lettera, lasci il suo nome”.

Al momento che scriviamo la lettera ha ricevuto più di 230 firme.

Il testo della lettera

Noi, alpinisti della Russia, ci opponiamo alle operazioni militari che l’esercito russo sta conducendo nel territorio dell’Ucraina. Sappiamo in prima persona quanto sia fragile la vita umana. Riteniamo che l’invasione russa del territorio ucraino sia un crimine, come risultato del quale stanno soffrendo le popolazioni di entrambe le nazioni. Questa è una macchia nella storia della Russia, con la quale non soltanto noi ma anche i nostri bambini dovranno convivere. 

Gli Ucraini sono nostri fratelli con cui condividiamo mille anni di storia. Gli Ucraini sono nostri amici, fianco a fianco dei quali abbiamo affrontato le peggiori sfide e condiviso difficoltà in montagna. Non possiamo accettare la perdita ingiustificata di vite umane da entrambe le parti e l’incitamento all’odio tra i nostri popoli e chiediamo una immediata cessazione delle ostilità.

(Firmando questa lettera, comprendo e accetto che la mia firma possa essere resa pubblica).”

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6 Commenti

  1. Una frase su tutte: lasciamo che il giudice Supremo immediatamente fermi e giudichi putin per l’ atrocità che sta commettendo in Ucraina, sempre che ci sia ( e voglio ben sperare) un Giudice Supremo. E per giudice supremo intendo Dio.

  2. Io proporrei di accompagnarlo in una scalata anche solo terzo grado per celebrare la “vittoria” ,ma parecchio esposto e lungo.. all’ultimo tiro……oopsss.Ma di sicuro non abbocca..! Forse anche per le riunioni dei fedelissimi, li perquisiscono in ogni dove con ispezioni profonde ..e non fanno usare usano la loro personale penna stilo o a sfera..l’inchiostro assaggiato prima da volontari o costretti.

  3. Poi un pannolone ai vari ministri e funzionari.. per limitare effetti spiacevoli quando apostrofa e punta il dito.

  4. Non vorrei essere travisato, ma per me Dio ovvero il giudice Supremo è il fautore, il promotore di ogni iniziativa fatta a scopo di bene e di pace. Motivo per cui l uomo che quando è posseduto dal demonio scatena guerre, e violenza dovrebbe farsi un serio e profpndo esame di coscienza. Spero di avere fugato ogni dubbio. Che nessuno me ne voglia, è solo una mia opinione che mi auspico venga interpretata nel migliore dei modi.

  5. Ammiro la professionalità e il coraggio di questi alpinisti per le loro parole contro un regime che non vuole questo tipo di dichiarazioni e che arresta e punisce chi si comporta contro il governo. Grandi uomini.

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