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Il Batura Glacier e l’anomalia del Karakorum visti dallo spazio

La missione Sentinel 2, avviata dall’ESA (European Space Agency) nel 2015, nell’ambito del programma di osservazione satellitare Copernicus, continua a regalare immagini fantastiche della nostra Terra vista dallo Spazio. Grazie ai video elaborati dall’ESA e condivisi con il vasto pubblico su Youtube, si ha modo di viaggiare a quote impensabili, dagli oceani alle vette più alte del Pianeta. Protagonista di un video di recente pubblicazione è un’area del Pianeta di cui tante volte ci siamo trovati a parlare, sia per ragioni alpinistiche che scientifiche: il Karakorum. Più nel dettaglio l’immagine satellitare condivisa, mostra il Batura Glacier, uno dei ghiacciai più vasti al mondo (escludendo le regioni polari).

Il Batura Glacier

Il Batura Glacier (al centro dell’immagine dell’ESA) si sviluppa nella porzione alta della Hunza Valley, nella regione pakistana del Gilgit Baltistan, per circa 57 km in lunghezza. Scorrendo da Ovest verso Est, va ad alimentare il fiume Hunza, nel Nord del Pakistan, poi si congiunge ai fiumi Gilgit e Naltar prima di arrivare al fiume Indo.

La porzione inferiore del ghiacciaio è caratterizzata dalla presenza di quello che l’ESA descrive come un mare grigio di rocce e morene ricche in detriti ghiaiosi. Lo spessore medio del ghiaccio è di circa 150 metri, con la più alta percentuale di massa concentrata nelle parti inferiori del ghiacciaio.

L’immagine satellitare mostrata dall’ESA, realizzata il 13 agosto 2021, vede l’utilizzo del canale del vicino infrarosso per evidenziare la vegetazione, che è ciò che vediamo in rosso. Il Batura è infatti affiancato da alcuni villaggi e pascoli che ospitano greggi, pecore e vacche, in cui non è raro poter ammirare rose e ginepri. Nella parte in alto a destra della immagine è possibile riconoscere anche delle piccole aree coltivate lungo i fiumi Gilgit e Hunza.

L’anomalia dei ghiacciai del Karakorum

Il Batura Glacier si posiziona a Nord del Batura Muztagh, sottosistema della catena del Karakorum che include vette quali il Batura Sar (7795 m), e il Passu Sar (7478 m).

Come noto, anche in Himalaya lo scioglimento dei ghiacciai rappresenta un segno evidente del cambiamento climatico. Ma in Karakorum succede una cosa “strana”, ovvero che alcuni ghiacciai sembrano resistere al cambiamento climatico, evidenziando un ritiro inferiore alla media globale, in taluni casi addirittura con bilanci positivi di massa. Si tratta del cosiddetto fenomeno dell’“anomalia del Karakorum”.

Analizzare i ghiacciai del Karakorum non è impresa facile, soprattutto perché tradizionalmente si tratta di studi effettuati sul campo. Potete immaginare che disporre di osservazioni aggiornate in maniera frequente, a lungo termine e soprattutto non effettuate in maniera sparsa sul territorio, sia davvero una sfida. I satelliti possono rappresentare in tal senso per gli scienziati un tool importante, supportando nel monitoraggio dei cambiamenti dei ghiacciai in termini di massa ed estensione.

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