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Vento forte sulle regioni alpine, raffiche oltre 200 kmh nel Parco del Gran Paradiso

Il favonio sta soffiando con forza sulle regioni del Nord, comportando danni e disagi in quota ma anche in pianura. Si registrano in maniera diffusa, dalla Valle d’Aosta al Veneto e Friuli-Venezia Giulia, raffiche superiori ai 100 kmh. Nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, ai 3.272 metri della Gran Vaudala di Ceresole Reale (TO), l’anemometro di Arpa Piemonte ha registrato nella mattinata odierna picchi di ben 212 kmh. Una situazione che dovrebbe persistere per tutta la giornata odierna, attenuandosi a partire dalla tarda serata.

In Lombardia il vento forte ha portato nuovamente a definire la chiusura preventiva, nella giornata odierna, degli impianti di risalita dei Piani di Bobbio, nel Lecchese. Sulla base delle previsioni meteo, si prevede una riapertura già da domani. Senza arrivare ad alte quote, gravi danni si sono registrati anche in piena città, a Milano, dove il vento ha staccato parte del tetto della Stazione Centrale e alcune tegole dal tetto del Castello Sforzesco.

L’Amministrazione comunale ha provveduto a chiudere gli accessi ai parchi pubblici e invitare i cittadini a non utilizzare le aree alberate non recintate per l’intera giornata. Come si legge nel comunicato diffuso anche attraverso i social, “sono diverse le segnalazioni e gli interventi da parte dei Vigili del fuoco e della Protezione civile su tutto il territorio per la caduta di alberi e rami. È raccomandato evitare gli spostamenti se non necessari e, nel caso di utilizzo del mezzo privato, evitare i viali alberati e la prossimità a ponteggi edili. I condomìni privati sono chiamati a informare i propri condòmini per evitare cadute di materiali dai balconi. È operativo il Centro Operativo Comunale (COC) che ha attivato i monitoraggi, le segnalazioni e i controlli necessari.”

E Milano è forse l’esempio più emblematico, ma le chiamate ai Vigili del Fuoco per la caduta di piante, segnaletica e tetti scoperchiati sono giunte a decine da tutta la regione. Situazione non migliore nelle altre regioni interessate dalla “tempesta di vento”.

Il Foehn si accompagna inoltre a un nuovo incremento delle temperature sulle regioni del Nord. A Torino questa mattina si sono toccati i 17 gradi. Il clima secco e le raffiche di vento portano nuovamente a un aumento del rischio incendi.

Come preannunciato nella giornata di ieri dal Dipartimento della Protezione Civile, la veloce ma intensa perturbazione di origine nord-europea che ha portato a una nuova intensificazione del favonio al Nord, attraverserà in giornata l’intera Penisola, con rinforzo dei venti fino a burrasca forte al Centro-Sud.

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