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Weekend nero sulle Alpi: centinaia di valanghe e 13 vittime, tra cui 2 italiani

Se gran parte d’Italia sta patendo la scarsità se non totale assenza di precipitazioni nevose, in questo inverno dal sentore primaverile, lungo l’arco alpino, in particolare sul versante austriaco ed elvetico, la neve è caduta in abbondanza nelle scorse settimane. E negli ultimi giorni è cresciuta l’allerta valanghe. Il bilancio delle vittime non è ancora definitivo, ma tra Austria, Svizzera e Italia, si stimano da giovedì 3 febbraio ad oggi almeno 13 decessi.

Scialpinista ossolano muore nel Cantone Vallese

A causa di un distacco avvenuto sulle montagne svizzere, nel Cantone Vallese, ha perso la vita uno scialpinista ossolano di 68 anni, P.C. le iniziali. L’uomo era impegnato in una uscita scialpinistica nella zona di Reckingen, nella valle di Goms, con altri tre amici quando è stato travolto da una slavina. Uno dei compagni, travolto a sua volta, è stato recuperato dai soccorritori ed elitrasportato all’ospedale di Visp, con gravi ferite. Un secondo è stato solo sfiorato, il terzo non è stato coinvolto dal distacco. La vittima è stata soccorsa prima dai compagni poi dai soccorritori sopraggiunti, ma non c’è stato nulla da fare.

Centinaia di slavine in Austria, un dato fuori norma

In Austria sono morte in soli 3 giorni, tra venerdì e domenica, 9 persone in incidenti causati da valanghe. Nel solo Tirolo si sono registrati oltre 100 incidenti legati a valanghe, che hanno richiesto 70 interventi di soccorso. Come dichiarato all’ANSA dalle autorità tirolesi, “un dato senza precedenti”.

Nella giornata di venerdì, cinque svedesi hanno perso la vita in un fuoripista nel comprensorio sciistico di Ischgl. Sempre venerdì, un uomo di 60 anni e la moglie di 61 anni sono morti nel comune di Auffach nel corso di una uscita scialpinistica. Altra vittima del venerdì si è registrata nel Vorarlberg, dove ha perso la vita uno sciatore di 43 anni. Sabato una valanga ha ucciso uno sciatore austriaco di 58 anni e ferito i 4 compagni che erano con lui, a Schirmn, non lontano da Innsbruck.

Snowboarder perde la vita a Livigno

E in alcune aree del versante italiano la situazione non risulta meno delicata. A Livigno si è registrata una giovane vittima, uno snowboader di 23 anni. Il ragazzo, originario di Breno (BS), A.P. le iniziali, è stato travolto da una valanga nella mattinata di sabato 5 gennaio, al Carosello 3000. I tecnici della Stazione di Livigno del Soccorso alpino sono stati allertati poco prima delle 10:30.

Il giovane stava praticando snowboard fuoripista con un amico, nei pressi del canalino Rin da Gien, a 2200 metri di quota, quando si è staccata una valanga e ha travolto uno dei due. La massa di neve aveva un fronte di una trentina di metri e uno sviluppo di circa cinquanta. I due ragazzi erano ben attrezzati e l’amico ha dato l’allarme, inoltre ha messo subito in atto le procedure di primo soccorso. Sul posto sono arrivati prima l’elicottero di Caiolo e poi quello di Bergamo di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, oltre alle squadre del Cnsas di Livigno e il personale del soccorso piste del Carosello 3000. ll giovane è stato estratto vivo ma in condizioni molto gravi; è deceduto all’ospedale “Papa Giovanni XXXIII” di Bergamo.

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