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Linea Bianca, un viaggio in Abruzzo tra boschi vetusti, eremi e orsi confidenti

Linea Bianca ci porta questa settimana in Abruzzo. Un viaggio nel verde, dalla Maiella a Roccaraso e Pescocostanzo. Appuntamento oggi, sabato 5 febbraio, ore 15.15 (aggiornamento: orario anticipato alle 11.10 per lasciare spazio ai funerali di Monica Vitti), su Rai Uno.

Anticipazioni RAI

Dalla Maiella a Roccaraso, a Pescocostanzo: con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi un viaggio nella valle dell’Alto Sangro, in Abruzzo. Quota 2.793 metri sul livello del mare: in cima al monte Amaro, la vetta più alta del massiccio della Majella, con una guida alpina, un’appassionante apertura del conduttore e Lino Zani.

Un’estensione di 500 ettari, alberi che raggiungono dimensioni monumentali e forme a candelabro: a Pescocostanzo, la magia del bosco di Sant’Antonio, paesaggio fiabesco, considerato in età classica una foresta sacra dedicata a Giove.

Sapori d’Abruzzo: nella piana di Quarto Grande, sotto il monte Pizzalto, il fascino di una cavalcata circondati da paesaggi incontaminati ed i prodotti della tradizione culinaria locale. Un’antica arte che si apre alle nuove esigenze della vita che cambia: a Pescocostanzo, in una piccola bottega, con la famiglia Donatelli, che dal 1910 ha conservato le tradizioni del ferro battuto, le eccellenze artigianali degli “antichi mestieri d’Abruzzo”.

Beve alla fontana del paese, passeggia davanti alla banca, poi ruba e mangia i dolci in pasticceria dopo aver sfondato la finestra del laboratorio: a Roccaraso, per raccontare la storia di Juan Carrito, l’orso “confidente”.

“Vecchie conoscenze”: sulle piste, con Alessandra del Castello, le potenzialità e l’offerta del comprensorio sciistico di Roccaraso, e con Mario Bucci, per festeggiare il 100° anniversario dello Sci Club.

Ai piedi del Porrara, con la sguardo rivolto alla Majella che si perde nel mare Adriatico: a quota 1272 metri sul livello del mare, nell’eremo celestiniano della Madonna dell’Altare, forti emozioni ricordando il percorso spirituale di Pietro da Morrone, il frate eremita che qui visse e che divenne papa nel 1294 con il nome di Celestino V.

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