News

Il bivacco Linge nel Parco dello Stelvio diventerà un rifugio

I bivacchi possono evolvere? Perché no! La prova arriva dal Parco dello Stelvio, dove il bivacco Linge di Ponte di Legno (BS) verrà convertito in un rifugio. A diffondere la notizia è Radio Voce Camuna.

Alla base della decisione di trasformare la struttura, che attualmente consta di uno spazio comune, 2 camere in grado di ospitare massimo 18 persone e bagno esterno, in un rifugio gestito, dotato di cucina, sala da pranzo, camere e servizi interni, l’evidente crescita del turismo in Valmalza. A fornire l’appoggio economico per tale salto di qualità è il Parco dello Stelvio, che ha messo a disposizione 600.000 euro per il restyling.

Il bivacco, attualmente aperto in tutte le stagioni senza gestione – con unica richiesta da parte del CAI Pezzo-Pontedilegno di lasciarlo pulito e in ordine dopo l’utilizzo, e a chi lo voglia di fornire una offerta – è posizionato a una quota di 2273 metri, in un pianoro dominato dalla Punta di Pietra Rossa e la Punta Valmalza.

Una volta terminati i lavori, che prevedono il persistere di uno spazio, all’esterno del rifugio, aperto a tutti tutto l’anno, si passerà alla ricerca di un gestore.

L’evoluzione del bivacco Linge

Quella cui stiamo per assistere non è la prima evoluzione del bivacco Linge. Come ricorda la sezione CAI di Pezzo-Pontedilegno, quello che oggi è diventato un bivacco a 5 stelle, una volta si chiamava Malga Monticelli di Valmalza ed era una vera e propria malga a disposizione dei pastori che portavano il proprio bestiame al pascolo in quella zona. Con il passare degli anni questa consuetudine è venuta meno e la malga è rimasta inutilizzata per lungo tempo. E’ grazie all’idea del gruppo Linge (da cui deriva il nome del bivacco), attivista della sezione, e con le guardie del Parco dello Stelvio, che questa splendida realtà è stata riportata in vita ancora più utile e funzionale di prima. Il bivacco, infatti, si trova in un punto strategico e rappresenta una grande comodità e un punto d’appoggio importante non solo per gli alpinisti e gli escursionisti durante la stagione estiva, ma anche per gli ‘amanti del fuoripista’ che prediligono avventurarsi sui pendii innevati con gli sci e le pelli ai piedi durante la stagione invernale.”

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close