Due vette del Karakorum, due amici, due epiche discese sugli sci. Questa l’estrema sintesi di “Doo Sar”, documentario che racconta la spedizione condotta in Pakistan nella primavera del 2021 dai polacchi Andrzej Bargiel e Jędrek Baranowski. Una avventura ad alto tasso d’adrenalina che li ha visti salire e scendere, con gli sci ai piedi, il remoto e inviolato Yawar Shar II (6178 m) e il Laila Peak (6,096m).
Il film è disponibile in versione integrale, con sottotitoli in inglese, su Redbull TV.
Gioie e insidie delle nevi del Karakorum
Brevi video e tante strepitose foto sono state condivise dai due alpinisti e sciatori estremi, nel corso e nei mesi successivi alla spedizione, ma “Doo Sar” ne rappresenta il primo racconto integrale.
I 45 minuti di video sono stati realizzati dal videografo e operatore di droni Jakub Gzela con il supporto di Darek Zaluski e del fotografo Bartlomiej Pawlikowski. Le riprese sono mozzafiato. Gzela è in grado di trasportatore lo spettatore tra vette e pendii, grazie ai sorvoli in drone e le go-pro installate sui caschi degli alpinisti aiutano a vivere ancor più direttamente l’esperienza estrema.
Il racconto ripercorre i successi ma anche le insidie disseminate lungo il percorso di Bargiel e Baranowski. Sul Laila i due sono stati ad esempio costretti dalle condizioni difficili incontrate in salita a lasciare l’attrezzatura sciistica a 150 metri sotto la vetta, iniziando dunque la discesa non propriamente dalla cima. Sullo Yawar Shar II soltanto Andrzej è arrivato in vetta, superando un tratto di ghiaccio blu coperto da un sottile strato di neve soffice.
Nel complesso un film che fa trattenere il fiato, che fa comprendere quanti e quali siano i rischi dello sci estremo, soprattutto quando si parla di vette che superano i 6000 metri, e al contempo fa innamorare della bellezza della natura del Karakorum.
