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In arrivo l’eclissi lunare parziale più lunga del secolo

Ma in Italia la vedranno in pochi

La Luna e le montagne rappresentano un connubio meraviglioso in qualunque fase lunare ci si trovi. Ma quando si parla di eclissi la meraviglia diventa magia. E se si parla di eclissi da record l’impazienza di assistere all’evento cresce ancora di più. Ecco che allora il mondo si prepara ad alzare il naso verso il cielo nella notte del 19 novembre, quando è atteso il verificarsi della eclissi parziale di Luna più lunga del secolo. Durata prevista: 3 ore, 28 minuti e 23 secondi. Peccato che in Italia a vederla saremo, o saranno, davvero in pochi. E non sarà neanche un grande spettacolo.

Mai una gioia

Da dove deriva la sfortuna di non poter assistere come sperato a un evento di tal portata? Come spiega l’astronomo Gianluca Masi in un post divulgativo pubblicato sul suo profilo FB, “l’eclissi in arrivo, del tipo parziale, dall’Italia in pratica non si vedrà. Per noi, il fenomeno si produrrà quando il nostro satellite, all’alba di venerdì 19 novembre, sarà ormai prossimo al tramonto.Tecnicamente, le regioni più a nord-ovest potranno cogliere la fase di penombra, la più subdola e sfuggente, quando ormai il cielo sarà chiaro per l’imminente sorgere del Sole e la Luna sarà molto bassa, dalla parte opposta. Ottima, invece, la visibilità dal Nord America, mentre estremo Oriente e America Centro Meridionale potranno godere di una parte sostanziosa o almeno interessante dell’evento.”

Prima di disperarci anche sul fatto di essere ormai in ritardo anche per prenotare un volo last second per l’America o l’Asia, sappiate che non poter vedere ad occhio nudo l’eclissi non equivalga a non poterla vedere affatto. A venirci in aiuto sarà il Virtual Telescope Project, progetto coordinato dallo stesso Gianluca Masi che consiste in una serie di telescopi robotici tecnologicamente evoluti, che possono essere utilizzati in remoto, via internet, da qualsiasi luogo del mondo. Il telescopio virtuale trasmetterà in diretta l’eclissi del 19 novembre. Basterà collegarsi comodamente da casa sul sito www.virtualtelescope.eu.

Record sì, ma parziale

Altra specifica che l’astronomo Gianluca Masi ha tenuto a inserire nel suo post è che “da più parti leggiamo che si tratta dell’eclissi di Luna più lunga in oltre mille anni, specificatamente tra la metà del XV e la meta del XXVII Secolo. E’ vero? Sì e no. Come eclissi PARZIALE quella del 19 novembre merita tale specifica, considerando che tra l’ingresso (inizio dell’eclissi) e l’uscita (fine dell’eclissi) della Luna dalla penombra trascorreranno 6 ore e 2 minuti. Il 9 novembre 2003, tuttavia, si verificò un’eclissi totale la cui durata complessiva superò di circa un minuto quella dell’eclissi in arrivo. Dunque, per concludere: è corretto affermare che l’eclissi lunare in arrivo è la più lunga tra quelle parziali nel notevole intervallo di tempo prima specificato.”

“Ricorderete, poi – aggiunge – che nel 2018 assistemmo all’eclissi totale di Luna più lunga del XXI secolo. Ciò non è in contraddizione con quanto appena affermato, appunto. L’eclissi del luglio 2018 era da record proprio per quanto riguardava la durata della fase totale, ovvero per il tempo di permanenza del disco lunare all’interno del cono d’ombra terrestre. Quella del 19 novembre, lo ribadisco, è da record tra quelle parziali (per quanto non sia totale di poco).”

Cosa significa “non totale di poco”?

Come si legge sul sito della NASA, “una eclissi lunare si verifica quando Sole, Terra e Luna si trovino allineati (con la Terra nel mezzo, ndr), così che la Luna si ritrovi a passare all’interno dell’ombra della Terra. In una eclissi lunare totale, tutta la Luna ricade all’interno della parte più buia dell’ombra terrestre, detta umbra. Nel nostro caso, nell’ombra andrà a finire circa il 99,1% del disco lunare.”

Consoliamoci con qualche curiosità

La Luna piena che illuminerà la notte del 19 novembre è nota come “Luna del Castoro”, nome attribuitole dai Nativi Americani. Il perché è presto detto: in questo periodo dell’anno i Nativi vedevano aumentare il movimento dei castori sulle rive dei fiumi e dei torrenti, alla ricerca del legno necessario a costruire le proprie dighe e tane in vista dell’inverno. Ottima occasione per piazzare trappole e catturare agevolmente qualche castoro per ricavare pellicce per proteggersi dal freddo.

L’ultima Luna piena di novembre viene anche definita microluna. Esatto contrario della superluna. La ragione è semplice anche in questo caso: noi piccoli terrestri vediamo la Luna più grande del solito quando è più vicina al nostro Pianeta, e più piccola quando è più lontana, come in questo caso. Ciò cui assisteremo, col telescopio virtuale, potremmo dire che sarà una eclissi parziale di microluna da record.

Persa questa occasione, appuntiamoci un evento in programma per il prossimo anno: una bella eclissi di Luna, questa volta totale, prevista per il 16 maggio 2022.

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