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Vandali al Bivacco Brédy a un mese dall’inaugurazione

Nei giorni scorsi dei vandali hanno raggiunto il Bivacco Brédy, nel vallone di Vertosan, in Valle d’Aosta, e ne hanno divelto la porta d’ingresso. A diffondere la notizia è stato lo scorso 6 novembre Carlo Perruquet, grande amico di Claudio Brédy, ex sindaco di Gignod cui è dedicata la struttura, deceduto nell’estate del 2017 nel corso di una escursione in Valnontey.

“Questa è la porta divelta del bivacco Brédy…purtroppo non ancora agibile per motivi tecnici e quindi chiuso temporaneamente – si legge nel post di denuncia su Facebook, corredato delle immagini che trovate in gallery – . Alcuni vandali hanno pensato bene di entrare lo stesso, nonostante il cartello di divieto…sicuramente questi “signori” se leggeranno questo messaggio…l’unica cosa che possono fare è di vergognarsi profondamente, purtroppo anche in montagna girano certi personaggi con un tasso di intelligenza pari allo zero.”

Un danno non estremamente grave in termini tecnici ma che, come spesso accade di fronte ad atti vandalici in quota, va a colpire gli animi di coloro che a tale struttura si sentano particolarmente legati.

“Nonostante ci rendiamo conto che non sia un’idea originale, volevamo che lui potesse continuare a vivere attraverso un bivacco, questa la dichiarazione di Sandro Sapia, dell’ordine degli architetti valdostani, rilasciata al quotidiano Aosta Sera in occasione dell’inaugurazione. Una frase che fa ben comprendere come dietro quella struttura dal design innovativo, a forma cosiddetta di cannocchiale, vi sia un forte ricordo. Preservare il bivacco equivale a preservare la memoria di Claudio Brèdy.

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