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Luca Parmitano, dallo spazio alle Alpi per toccare con mano il cambiamento climatico

Cosa ci fa Luca Parmitano con ramponi e piccozza tra i ghiacciai delle Alpi? Questa la veste in cui l’astronauta di Paternò compare nel documentario “Melt”, recentemente caricato su Youtube dall’ESA (European Space Agency).

Il titolo stesso fornisce risposta al quesito: dopo anni di spedizioni spaziali, nel corso delle quali ha avuto modo di vedere da lontano, lontanissimo, gli effetti del cambiamento climatico sul nostro Pianeta, in particolare sui ghiacciai, è arrivato il momento di scendere con i piedi per terra e andare a osservare da vicino cosa stia succedendo.

Una spedizione sul ghiacciaio del Gorner

Lo scorso agosto Luca è salito sulle Alpi Svizzere, nello specifico sul ghiacciaio del Gorner, uno dei più grandi delle Alpi, in compagnia di un team di glaciologi e climatologi, nell’ambito di una spedizione coordinata dall’ESA,  con l’intento di realizzare il documentario in tempo idoneo da poterlo rendere disponibile al pubblico in concomitanza con la Cop26 di Glasgow.

“Situato nella zona del massiccio del Monte Rosa, vicino a Zermatt, in Svizzera, il ghiacciaio del Gorner rappresenta uno dei ghiacciai più studiati al mondo – si legge sul sito dell’ESA nel comunicato di presentazione della spedizione – . Il fronte glaciale ha subito un arretramento drastico a partire circa da fine 1900 e negli ultimi anni tale arretramento ha subito una accelerazione.”

Come spiega l’astronauta in apertura del video, “quando ero in orbita sulla Stazione spaziale ho scattato molte foto e nell’arco di circa 6 anni, dalla prima alla seconda missione, ho visto con i miei stessi occhi il ghiacciaio scomparire. Una cosa che mi ha colpito, pertanto questo gruppo di scienziati e climatologi mi ha chiesto di venire qui e vedere qui a terra quello che avevo visto dallo spazio”.

Accanto a suggestive immagini di questo viaggio tutto terrestre, il documentario raccoglie interviste a specialisti del clima – accanto a Luca Parmitano, si evidenzia la partecipazione di Simonetta Cheli (ESA, dal 1 gennaio 2022 alla direzione degli Earth Observation Programmes), Susanne Mecklenburg (ESA, alla direzione del Climate Office), Anna Maria Trofaier (esperta di criosfera, ESA Climate Office), Frank Paul (ricercatore senior presso l’Università di Zurigo), Alessio Romeo (geologo, La Venta – Esplorazioni Geografiche) e Daniel Farinotti (glaciologo presso l’ETH Zurich) – attraverso le quali vengono forniti dettagli su come vengano monitorati i ghiacciai, sia mediante satellite che attraverso misurazioni in situ. 

Il messaggio che vuole lanciare il documentario è il seguente: in 50 anni sono stati persi nel mondo 9 trilioni di tonnellate di ghiaccio ma non tutto è perduto. Il futuro dei ghiacciai dipende da noi, dalla capacità di limitare le emissioni di gas serra.

Nel documentario Parmitano è il one of us della spedizione: pone agli esperti le domande che noi tutti saremmo portati a effettuare, ascolta le loro spiegazioni. Uno di noi, i cui occhi hanno però avuto modo di vedere cose che noi umani coi piedi per terra possiamo solo immaginare, e ammirare attraverso gli scatti spaziali che ci ha regalato nel corso degli anni.

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