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Montagne da record. 5 Guinness dei Primati che non ti aspetti

Ricorre oggi la Giornata Mondiale del Guinness World Record, dedicata  al celebre libro che, edito annualmente dal 1955, raccoglie tutti i record del mondo, naturali e umani. Una occasione perfetta per sottoporvi un vero e proprio quiz sui record del mondo montagna. Non aspettatevi una lista di epiche imprese alpinistiche, oggi la protagonista, artefice dei 5 Guinness dei Primati che stiamo per svelarvi, è solo e soltanto Madre Natura.

Qual è la montagna più alta del mondo?

Che domanda banale, è l’Everest…o forse no? Qui sorge un problema di interpretazione del concetto di altezza, che gli inglesi superano con facilità grazie all’utilizzo di due termini differenti: highest e tallest.

L’Everest, con i suoi 8.848 metri di altezza sul livello del mare, è riconosciuto nella lista dei Guinness dei Primati come “highest mountain” della Terra. Ma nel paradiso delle Hawaii esiste in realtà una montagna che misura 10.205 metri di altezza e detiene il record di “tallest mountain” del Pianeta, il Mauna Kea.

Siamo abbastanza confusi? La spiegazione è semplice: il gigantesco Mauna Kea (“la montagna bianca”) è un vulcano, oggi spento, della grande isola di Hawaii, con base sottomarina, di cui solo una frazione emerge dalle acque (4.205 metri). La gran parte della montagna, ovvero 6.000 metri di roccia, si sviluppa invece sotto il livello del mare. Sulla cima del Mauna Kea è presente un osservatorio astronomico, tra i più importanti al mondo.

Qual è la montagna che cresce più velocemente?

Qui si inizia ad andare sul difficile. La vetta con il tasso di accrescimento più elevato risulta essere il Nanga Parbat (8.126 m). Il record, registrato nel 2005, è di 7 millimetri di accrescimento annui. Prima che vi mettiate a fare calcoli su quanto sia cresciuta dal 2005 ad oggi moltiplicando 7 millimetri per 16, vi diciamo subito che non funziona così. La vetta presenta anche alti tassi di erosione, per effetto delle precipitazioni, dei venti e dei movimenti dei ghiacciai.

Qual è il continente mediamente più alto?

Pensando all’Himalaya verrebbe spontaneo dire l’Asia. E invece no. La risposta è: Antartide. Vi vediamo che state già storcendo il muso. Anche qui tocca fare un po’ di chiarezza. L’altezza dei continenti viene calcolata tenendo conto anche del ghiaccio che ricopre le vette, o come nel caso dell’Antartide, praticamente tutto il continente. Le spesse calotte glaciali portano l’Antartide a vantare una altezza media (record del 2003) pari a 2.194 metri. Senza ghiaccio sarebbe paradossalmente il continente più basso.

Qual è la montagna con la minore forza di gravità?

Tra i valori che restano fissi nella mente a distanza di anni dal diploma vi è il valore medio dell’accelerazione di gravità terrestre, pari a 9,81 m/s2. Per ripassare un attimo di cosa stiamo parlando, l’accelerazione di gravità è l’accelerazione cui è sottoposto un qualsiasi corpo in caduta libera nel campo gravitazionale terrestre. Ed è funzione della massa e del raggio del Pianeta. Il famoso valore che ricordiamo a memoria fa riferimento a una Terra perfettamente sferica, ma sappiamo bene che il globo non lo sia. Non è una sfera perfetta né perfettamente omogenea. Pertanto l’accelerazione varia, non in maniera estrema, nei vari punti del Pianeta. In particolare diminuisce con l’altezza e varia con la latitudine, risultando massima ai Poli e minima all’Equatore.

Fatta tale premessa andiamo al nostro complicato record della fisica: la vetta caratterizzata dalla minore accelerazione di gravità è il Nevado Huascaran, in Perù. Nel 2013, anno in cui la montagna è entrata nel Guinness dei Primati, è stata misurata sulla cima una accelerazione pari a 9.7639 m/s2. Fidatevi dei calcoli dei fisici perché non vi accorgereste mai in termini pratici di tale sottile differenza.

Qual è la catena montuosa più antica?

Escludendo Himalaya e Alpi che sono giovani, saranno le Ande? No. La risposta è: la catena montuosa Barberton Greenstone Belt, in Sudafrica. Anche note come Makhonjwa Mountains, sono formate da rocce risalenti a 3,6 miliardi di anni fa. Nel 1875 fu scoperto su queste vette il primo giacimento d’oro del Sudafrica. L’altezza massima raggiunta è di 1800 metri. Dal 2018 sono riconosciute come Patrimonio UNESCO.

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