Tra i vari record di questa stagione alpinistica in Karakorum c’è anche quello del volo più in alto con il parapendio. A realizzarlo Antoine Girard, il cui altimetro ha segnato 8.407 metri di quota mentre sorvolava la vetta del Broad Peak.
Girard faceva parte di una spedizione francese. Prima dell’8000 l’acclimatamento per circa 5 settimane nella Hunza Valley alternando alpinismo e parapendio. Poi il gruppo si è spostato lungo il Baltoro per raggiungere il Broad Peak. Il 18 luglio scorso è arrivata l’occasione, l’ultima per il francese che avrebbe chiuso nei giorni successivi la spedizione durata in totale 2 mesi. “Quando ero in fase di decollo non avevo una sensazione positiva perché le previsioni del tempo non erano molto buone. Era l’ultimo giorno e quindi abbiamo provato e ce l’abbiamo fatta. Quando ho battuto il record non ho pensato a niente, solo a volare. È stato un momento perfetto” ha raccontato Girad alla BBC Pakistan.
Non era il primo volo sopra il Broad Peak per il francese, che nel 2016 aveva raggiunto la quota di 8.157 m. Primato rimasto imbattuto fino al 6 giugno 2021, quando era stato infranto da un compagno di spedizione di Antoine, il campione di parapendio François Ragolski, che ha sorvolato il Rakaposhi (7.788 m) raggiungendo un’altitudine di 8.225 m. Un mese e emzzo dopo il record è tornato nelle mani di Girad.
9946 metri il più alto volo non volontario
Una curiosità, quello del francese è considerato il più alto volo “volontario”, questo perché nel 2007 la pilota Ewa Wisnierska è stata sorpresa da un temporale mentre stava volando con il parapendio durante i Campionati del mondo in Australia. Una corrente ascensionale l’ha trascinata in alto fino a raggiungere la quota straordinaria di 9946 metri. Una salita repentina di quasi 10.000 metri, a una quota dove l’ossigeno scarseggia e la temperatura raggiunge i -50°. Wisnierska perse i sensi per circa 40 minuti, ripreso conoscenza è riuscita ad atterrare come meglio poteva.
