News

Da Castelluccio a Fairy Meadows, un viaggio tra i colori delle valli fiorite

Le fioriture, che riempiono le valli di colori e profumi, stanno diventando un vero e proprio fenomeno turistico. Non sono più soltanto gli animi romantici ad attendere primavera ed estate  per salire in quota e ammirare le sfumature dei prati in fiore, ma un crescente numero di appassionati di fotografia. L’esempio lampante in tal senso, nella nostra Penisola, è rappresentato dalla suggestiva Piana di Castelluccio di Norcia, ai piedi del Monte Vettore, nel cuore dell’Appennino. Uno spettacolo estivo che richiama un flusso turistico così intenso da necessitare di un sistema di gestione, limitazione e controllo degli accessi. Esistono nel mondo altre valli fiorite divenute nel tempo destinazione di un turismo esperienziale? Andiamo a scoprire insieme le più belle, partendo proprio dalla nostra Castelluccio.

Castelluccio di Norcia

Con il termine di “Piani di Castelluccio” si identifica un altopiano carsico-alluvionale dell’Appennino umbro-marchigiano. Situati a circa 1.350 metri di quota, ai piedi del paese di Castelluccio di Norcia e del Monte Vettore, i Piani sono nello specifico tre e coprono una superficie di 15 chilometri quadrati totale: il Pian Grande (in provincia di Perugia), il Pian Piccolo (in provincia di Perugia) e il Pian Perduto (in provincia di Macerata).

Tra maggio e luglio i tre piani si riempiono di colori. Piuttosto che di fioritura, con riferimento alla lenticchia Lenta di Castelluccio, si dovrebbe parlare di fioriture, in quanto sono molte altre le specie che fioriscono in concomitanza: genzianelle, senape selvatica, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tanto altro ancora.

La prima a fiorire a inizio giugno è la senape selvatica, con le sue corolle gialle. Poi è il momento dei papaveri rossi. A metà giugno arriva il bianco della camomilla bastarda e del leucantemo. E poi ecco spuntare il blu dello “specchio di Venere”. Il culmine della fioritura si ha tra fine giugno e inizio luglio, con lo sbocciare del fiordaliso violetto. La lenticchia viene spesso confusa col fiordaliso. In realtà le corolle sono bianche sfumate di lilla.

Fairy Meadows – Pakistan

Fairy Meadows (prati delle fate) è il nome dato ai prati verdi, un grande plateau a 3300 metri, alla base del Nanga Parbat, nel distretto di Diamir, Gilgit-Baltistan, Pakistan. Non distante da uno dei campi base utilizzati dagli alpinisti che vogliano attaccare la vetta dal versante Rakhiot. Dal 1995 l’area è riconosciuta e preservata come Parco Nazionale. La stagione turistica a Fairy Meadows va da aprile a settembre, con una fase di picco nei mesi estivi. La specie floreale principale, che contrasta con il verde dei prati e delle circostanti foreste di conifere, è l’Artemisia.

Antelope Valley – California

Una valle fiorita assolutamente da non perdere in California è l’Antelope Valley, che è un po’ la porta d’ingresso per la regione del Western Mojave Desert. La quota della valle arriva ai 1000 metri. Si estende a nord delle San Gabriel Mountains e a est della catena dei Monti Tehachapi. Cosa la rende speciale? La fioritura primaverile dei papaveri arancioni.

Che il papavero sia la specie centrale di interesse della zona lo si evince anche dal nome della riserva all’interno della quale ricade la valle: Antelope Valley California Poppy Reserve (poppy = papavero). Ma badate bene, non è solo il papavero a fiorire e creare magia. Sono una miriade di fiori selvatici, che creano sfumature dal giallo all’ocra. ll’interno della riserva, ci sono 11 km di piste, tra cui una sezione di accesso per disabili asfaltata, che attraversano i campi di papaveri.

Valley of flowers, Uttarakhand

Nello stato indiano dell’Uttarakhand è possibile ammirare nei mesi estivi i colori della “valle dei fiori”. All’interno del Valley of Flowers National Park fioriscono circa 300 diverse varietà di specie alpine, che appaiono come un brillante tappeto colorato sullo sfondo innevato delle alte vette himalayane. Nel dettaglio il Parco, istituito nel 1982 e riconosciuto come sito UNESCO, si trova a Chamoli Garhwal, non distante dal Parco Nazionale del Nanda Devi. L’altitudine varia da 3000 m a 7000 m.

La principale valle fiorita, raggiungibile mediante un trekking di circa 10 ore, per chi ama camminare (altrimenti c’è la possibilità di spostarsi con i muli…o in elicottero), è rappresentata da un corridoio glaciale che si riempie di colori soprattutto tra luglio e agosto. Si può accedere soltanto da giugno a ottobre, mesi in cui la valle non è coperta di neve. Importante è andare dopo i monsoni o non si troveranno fiori. E non andare troppo tardi, in quanto da metà agosto i colori virano verso il giallo, perché i fiori iniziano a morire.

Kaas, l’altopiano indiano dei fiori

Altro angolo meraviglioso dell’India, che diventa un tripudio di fioriture dopo la stagione monsonica è il Kaas Plateau. L’altopiano di Kaas si trova a 25 km di auto da Satara, nello stato federato del Maharashtra, a una quota di 1200 metri, nei Ghati occidentali. Dopo il passaggio delle piogge è il momento di mettere gli scarponi e andare ad ammirare le fioriture, interrotte dai corsi d’acqua che sembrano nastri argentati. Il sito è patrimonio naturale mondiale UNESCO dal 2012. Erbe, arbusti, orchidee, fiori selvatici, piante insettivore e medicinali, creano in estate panorami spettacolari, dalle sfumature effimere.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close