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Distrutto da una valanga, il Rifugio Petrarca torna in veste moderna e sostenibile

Il Rifugio Petrarca all’Altissima (o Stettinerhütte) in Passiria, distrutto da una valanga nel febbraio 2014, potrebbe riaprire i battenti già la prossima estate. E lo farà in una veste rinnovata.

Come riportato nei giorni scorsi dalla Provincia di Bolzano, a quota 2.875 metri in val di Plan, nel comune di Moso in Passiria, procedono infatti spediti i lavori per la riedificazione della struttura. Il nuovo Rifugio Petrarca assicurano che si andrà ad inserire in modo armonioso nel paesaggio, rispecchiando le peculiarità dell’ambiente circostante all’interno del parco naturale Gruppo di Tessa, sul versante Sud delle Ötztaler Alpen.

L’assessore provinciale all’edilizia e patrimonio, Massimo Bessone, si è potuto fare di persona un quadro dell’avanzamento dei lavori nell’ambito di un recente sopralluogo compiuto con i tecnici del suo team. Con lui anche il responsabile unico del procedimento, Stefan Canale, direttore reggente dell’Ufficio edilizia Ovest, il direttore reggente della Ripartizione patrimonio, Daniel Bedin, per lo studio area architetti associati, Andrea Fregoni, il gestore del rifugio, Andreas Schwarz, e Roland Graf, titolare dell’impresa Graf & Söhne.

Possibile riapertura nell’estate 2022

“Grazie all’impegno delle imprese che operano in quota, in condizioni spesso complicate dalla situazione meteo, l’obiettivo della consegna del nuovo rifugio Petrarca entro fine estate 2022 risulta realistico – afferma l’assessore Bessone – . Il rifugio tornerà ad accogliere gli appassionati della montagna, residenti e ospiti, offrendo loro servizi ancora più efficienti”.

I lavori per la riedificazione del rifugio vengono eseguiti da imprese locali riunite nell’associazione temporanea d’imprese Graf & Söhne – HOLKA Genossenschaft. “Le imprese impegnate nella ricostruzione sono due aziende locali di Moso in Passiria che lavorano con l’orgoglio di contribuire alla ripartenza economica del proprio territorio”, così Bessone che ricorda come la Provincia investa tutto compreso 6 milioni di euro (dei quali 3,15 milioni di euro per l’edificazione) per la ricostruzione del rifugio al fine di ripristinare un bene di sua proprietà che ha ritorni positivi sul comparto turistico locale e provinciale e per la collettività.

Il Rifugio Petrarca, che si raggiunge dall’alta via di Merano da Pfelders e dalla Val di Fosse, costituisce, infatti, l’anima del turismo alpino della val Passiria e della val di Fosse ed anche la decima tappa dell’alta via Tiroler Höhenweg.

Lavori a buon punto

Nei mesi di giugno/luglio 2018, in sostituzione del rifugio demolito, sono state realizzate delle casette provvisorie per il pernottamento, a disposizione degli escursionisti. I lavori per la riedificazione sono stati consegnati nel giugno 2020. Nel mese di giugno scorso sono ripresi i lavori con la preparazione del cantiere per l’anno 2021.

“Attualmente si stanno realizzando le pareti interne, gli impianti sanitari ed elettrici. Inoltre, si stanno montando le isolazioni e gli scuri delle finestre”, spiega il responsabile unico del procedimento, Stefan Canale, direttore reggente dell’Ufficio edilizia Ovest, illustrando i prossimi passi: ultimazione delle pareti interne, predisposizione di tutti gli impianti e la gettata del sottofondo con massetto con successiva posa della pavimentazione (pietra, piastrelle o legno).

Contemporaneamente si eseguono i rivestimenti in legno. Anche il muro della terrazza verrà fatto nuovo come la terrazza stessa. A fine settembre, inizio ottobre dovrebbe essere montata la cucina e i mobili (tavoli, sedie, bancone, letti e scaffali ecc.).

“L’obiettivo è quello di terminare gran parte dei lavori entro quest’anno, condizioni meteo permettendo. Poi il prossimo anno ci saranno sicuramente delle finiture da completare”, fa presente Canale. Se tutto va come programmato si dovrebbe poter aprire il rifugio a luglio del 2022. Nel 2020 si era realizzato principalmente il grezzo dell’edificio.

Una struttura moderna e sostenibile

Secondo il progetto siglato dal raggruppamento temporaneo capeggiato da Area architetti associati, vincitore del concorso di progettazione indetto a livello europeo, il nuovo Rifugio Petrarca disporrà di 84 posti letto suddivisi in camerate da 4, 6, 8, 10 e 12 persone.

È prevista, inoltre, una sala da pranzo per un totale di 96 ospiti, un bar, una cucina, i servizi igienici, un locale lavanderia, oltre agli spazi riservati ai gestori e al personale. Il nuovo edificio avrà una superficie lorda di poco più di 1.000 metri quadri e un volume di oltre 3.000 metri cubi

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3 Commenti

  1. E’ sconveniente dirlo, ma vien da confidare in una prossima valanga che metta alla gran prova il tutto..Petrarca asceso al monte Ventoux , viene considerato uno tra i primi alpinisti e perciò basta intitolarglieLo e ci simette una pezza..”.inserimento”? Non mi pare..speriamo che il vero progetto sia diverso…ma spesso con una profusione di legname locale si mette un velo di belletto.Ostriche e champagne on demand arriveranno con drone?.Pare di prevedere che allo sciogliersi del cappello di neve sul tetto, scorrera’ acqua lungo le facciate e dentro le finestre. Comunque facciano ,poi decidera’ l’afflusso di clientela…ci potrebbe essere folla di escursionisti che, vivendo tutto l’anno dentro ville con parco, baite restaurate attigue ad un prato dove pascolano i caprioli, ,vogliono togliersi lo sfizio di alcuni giorni in un condominio a piu’piani tanto per diversificare ambiente.

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