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Il sangue sotto la neve, il romanzo degli alpini nella Grande Guerra

Conosciamo Stefano Ardito nella sua veste di giornalista, scrittore e documentarista delle montagne del mondo e degli uomini che ci vivono o ci hanno vissuto. Da qualche giorno è in libreria con il suo primo romanzo “Il sangue sotto la neve“, edito da Rizzoli nella nuova collana Historiae dedicata al romanzo storico popolare.

Quella di Ardito è una storia di coraggio, amicizia e amore tra le vicende della Guerra Bianca dall’Adamello alle Dolomiti, “il romanzo degli alpini nella Grande Guerra”.

All’interno della ricostruzione storica, si intrecciano le vicende di chi quella guerra l’ha combattuta svelandone le sfaccettature dell’animo e mostrando come dalle privazioni della vita di trincea possano maturare frutti molto diversi. Grettezza ed eroismo, isteria e lucidità, egoismo e abnegazione. Restituendo con forza quell’insondabile groviglio di contraddizioni che è l’essere umano.

Sinossi

Antonio Renzi è un giovane ufficiale degli alpini. Quando l’Italia entra nella Grande Guerra il 24 maggio 1915 ha poco più di vent’anni, ma nel deserto della Libia ha già conosciuto la violenza e la morte. Ora tutto cambia, e dal caldo e dalle tempeste di sabbia deve passare alle bufere di neve delle Dolomiti. Antonio è nato a Firenze, e oltre alle difficoltà del terreno e del clima, e ai colpi dei fucili e dei cannoni austro-ungarici, deve superare la diffidenza degli alpini nati in Veneto, Piemonte e Lombardia, che si muovono sulla roccia e sulla neve come a casa propria. Il suo compito è di studiare il territorio, analizzare le operazioni, progettare attacchi a sorpresa. Una missione delicata, che gli è stata affidata dal colonnello Boursier, che vent’anni prima, sul campo di battaglia di Adua, era sopravvissuto a un disastro causato dalle mappe imprecise e dalla penuria di informazioni.

Tra il 1915 e il 1918 Antonio attraversa il fronte delle Alpi, dal Cevedale fino alle Dolomiti e all’Isonzo. È protagonista e testimone di molti eventi decisivi, dalla conquista del Passo della Sentinella a quella del Corno di Cavento, dalla mina del Castelletto alla catastrofe di Caporetto. Incontra personaggi storici come Cesare Battisti, Rudyard Kipling e Gabriele D’Annunzio, e solo il maltempo gli impedisce di partecipare al Volo su Vienna. Accanto alla storia di Antonio si dipanano quelle dell’infermiera Francesca, della quale il protagonista si innamora, e di decine di alpini che provengono da ogni regione d’Italia.

Informazioni

Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli Historiae
Uscita: 29 giugno 2021
Pagine: 288 p., Brossura

Prezzo: 16,00 euro

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2 Commenti

  1. Sembra interessante ma la prima impressione (la copertina) non mi invoglia all’acquisto. Se cercassi un romanzo sulla prima salita della “Cassin” al Badile escluderei i libri con in copertina una foto della prima salita sulla Sud del Denali.

  2. Alpe percio’ alpini…ma poi li hanno sbattuti ovunque…certi, addetti ai muli o corvee o servizi tipo cucina..magazzino mai hanno praticato roccia , sci, spesso solo marcia con peso di acciaio sulle spalle.
    Sotto la neve spesso rimase non solo sangue ma la salma intera..che se riemersa e ritrovata, subito inscatolata in nome dell’onore stereoipato.Ne scrisse Buzzati, articolo datato 1952, “Degna sepoltura” sul ritrovamento di due salme di alpini in zona Adamello.Prima non si curarono neppure di rendere riconoscibili i corpi :solo una scatoletta di latta con dentro un biglietto di carta scritto ad inchiostro…non la piastrina metallica incisa..conseguentemente tanti militi ingnoti).
    https://www.cimeetrincee.it/artic.htm
    http://www.gruppoalpinisalce.it/degna-sepoltura/

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