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“Lettere dall’Himalaya”, il nuovo libro di Reinhold Messner

Mezzo secolo di corrispondenze dalle più alte montagne della Terra. È questo il soggetto del nuovo libro di Reinhold Messner “Lettere dall’Himalaya” (Rizzoli, 2021). L’alpinismo d’alta quota narrato attraverso le testimonianze lasciate su carta dai suoi protagonisti. Albert Mummery, Hermann Buhl, Maurice Herzog, George Mallory e, ovviamente, lo stesso autore del volume. In queste lettere la storia della conquista dell’Himalaya pulsa. Parla di sogni, sconfitte, gioie, speranze, illusioni. Anche orgoglio e sentimenti repressi.

Il dialogo che traspare attraverso questi carteggi è immediato, senza filtro, carico degli accadimenti del momento, delle sensazioni. È la storia non esacerbata del superfluo. Sono testimonianze in presa diretta che poi avrebbero impiegato mesi per arrivare al destinatario. Oggi abbiamo un’abitudine diversa con la “storia” raccontata a caldo, senza far depositare, grazie alla nuova comunicazione social che ha conquistato anche le ormai ex aree remote del Pianeta. Questi carteggi che, dopo essere stati scritti e imbustati, avrebbero impiegato mesi per arrivare a destinazione ci riportano a un’attualità antica. Un controsenso, ma che rispecchia appieno il contenuto del volume.

Ma l’intento di Messner con “Lettere dall’Himalaya” è anche quello di mostrarci come l’alpinismo sia radicalmente cambiato, oltre alla sua comunicazione. Grazie a questo volume viene raccontato, con uno stile che non appartiene allo storico, come l’uomo si è avvicinato all’Himalaya senza preconcetti, senza conoscere in anticipo i risultati. Una lettura meritevole e accattivante, capace di stimolare molte riflessioni.

Titolo: Lettere dall’Himalaya

Autore: Reinhold Messner

Editore: Rizzoli

Pagine: 224

Prezzo: 21,90 €

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