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Sentiero Italia CAI in mountain bike: pronte le prime 119 tappe

Dal Sentiero Italia CAI arriva una grande novità per gli appassionati di ciclismo: 119 tappe sono ora percorribili anche in mountain bike. Ed è solo l’inizio. Riportiamo di seguito tutti i dettagli.

Il Sentiero Italia CAI in mountain bike

Il percorso più lungo del mondo, che attraversa tutta l’Italia con i suoi oltre 7200 km e più di 500 tappe complessive, diventa una meta escursionistica anche per gli amanti delle due ruote in montagna. Negli scorsi mesi, infatti, il Club alpino italiano, grazie alla collaborazione con le sue sezioni e diversi soci sparsi sul territorio, ha verificato le prime 119 tappe in ambo le direzioni, ovvero da nord-sud e da sud-nord, per un totale di 2.768 km, individuando e sistemando le varianti laddove era possibile passare solo a piedi e non in bici.

Dettagli delle tappe

Le 119 tappe percorribili in mountain bike si trovano in Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Sul sito del Sentiero Italia CAI la mappa interattiva permette di vedere tutte le tratte verificate per le due ruote: basta selezionare una delle due opzioni di ricerca (SICAI MTB nord-sud oppure SICAI MTB sud-nord) per vedere il tracciato completo che collega di fatto il Passo della Cisa a Pescasseroli e viceversa. In direzione sud le tappe sono 59 per un totale di 1374 km, mentre in direzione nord le tappe sono 60, per un totale di 1394 km.

Per ogni tappa sulla mappa sono indicati chilometri, quota di partenza e quota di arrivo, descrizione del terreno e dell’itinerario con foto a corredo. È possibile inoltre visualizzare sulla cartina anche i punti accoglienza ufficiali, in modo tale da poter pianificare il proprio viaggio e contattare i gestori delle strutture per tempo.

Infrastrutture senza cemento

“Con il Sentiero Italia CAI in MTB il Club Alpino Italiano desidera dimostrare che è possibile infrastrutturare le terre alte senza l’utilizzo di cemento – dice Antonio Montani, vicepresidente generale del CAI e responsabile del Sentiero Italia CAI -. Questo progetto infatti mira a riscoprire quei tragitti già esistenti per poterli valorizzare e renderli una proposta concreta per il turismo lento. Il Sentiero Italia MTB si differenzia dal SICAI escursionistico perché, pur essendo CAI contrario a divieti, riconosciamo la necessità da parte dei bikers di autoregolamentarsi e scegliere percorsi opportuni all’utilizzo del mezzo meccanico. Questo approccio consente al cicloescursionismo di essere un valore aggiunto per la fruizione delle terre alte senza che ciò comporti un eccessivo aggravio del carico antropico. L’obiettivo è quello di completare entro l’autunno tutti i tratti del meridione d’Italia ed entro la prossima primavera il tratto alpino.”

“È una grande soddisfazione vedere concretizzarsi questo ambizioso progetto – dice Marco Lavezzo, presidente della Commissione centrale escursionismo del CAI -. L’immagine che il mondo del mountain-biking ha dato di sé è prevalentemente quello dell’adrenalina, dello sport estremo, del divertimento fine a se stesso. Il Sentiero Italia CAI in MTB dimostra invece che è possibile un impiego escursionistico della bicicletta, valorizzando i territori senza sfruttarli né rovinarli. Un passo fondamentale per coniugare conoscenza e tutela dell’ambiente con una frequentazione rispettosa delle persone e dei luoghi anche in sella a una MTB.”

E c’è chi già pedala…

Martedì 2 giugno i primi due gruppi di soci CAI amanti delle due ruote sono partiti per inaugurare la stagione in MTB del SI. Un bel giro che li vedrà impegnati a pedalare fino al 6 giugno.

Il primo gruppo, composto da due partecipanti, partito dal Passo della Cisa, si dirigerà a sud scendendo fino al lago Scaffaiolo nell’alto Appennino modenese, passando per Pratospilla (provincia di Parma), per il passo Lama Lite al rifugio Battisti (alto Appennino Reggiano), poi al rifugio Vittoria sul Lago Santo Modenese e all’Abetone.

Il secondo gruppo, composto da tre partecipanti, è partito da Bocca Trabaria, valico appenninico tra la provincia di Perugia e quella di Pesaro e Urbino, in direzione nord. Passeranno da Chiusi della Verna (nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi), dal Passo del Muraglione (in provincia di Firenze), da Montepiano (provincia di Prato) e da Pracchia (nel Pistoiese), per arrivare infine a Doganaccia, dove incontreranno il primo gruppo e insieme pedaleranno per gli ultimi 7 km fino a raggiungere il lago Scaffaiolo.

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2 Commenti

  1. Quando cammino su un sentiero e incontro una persona in bicicletta come devo agire ?
    Quando sono in bicicletta su un sentiero e incontro una persona che cammina come devo agire ?
    Faccio queste due domande perché la cortesia e l’educazione mi sembrano sconosciute, specialmente da chi va in bicicletta.
    Da un po’ di tempo agito il bel bastone di cui mi sono dotato da quando ho evitato, buttandomi giù dal sentiero, un “velocista” elettrico che quasi mi investiva ridacchiando e urlando poi insulti.
    Grazie.

    1. il maleducato è sempre in agguato, che sia ruotato o appiedato.
      Orsù Signor Paolo non scenda al loro livello, il bastone serve per render sicuro il passo o per far divertire qualche cane da riporto, per tutto il resto la cortesia e il buon senso debbono bastare.

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