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Luca Schiera, il futuro dei Ragni è chiaro

Neo eletto presidente del gruppo Ragni della Grignetta Luca Schiera ha le idee chiare sul futuro del gruppo. “Voglio proseguire lungo la strada tracciata da Fabio Palma ormai 9 anni fa”. Il legame tra il forte alpinista di Erba e i maglioni rossi lecchesi è profondo e coincide quasi in toto con la sua formazione alpinistica. “Mi hanno aiutato a crescere e hanno poi voluto che anche io entrassi a far parte del sodalizio. Grazie al loro stimolo e supporto ho potuto realizzare cose che altrimenti non avrei mai neppure potuto immaginare. Da qui la voglia di impegnarsi per “restituire qualcosa al gruppo” attraverso il suo nuovo ruolo di presidente.

Luca, cosa immagini per il futuro dei Ragni?

“La voglia è quella di perseguire la strada tracciata da Fabio Palma, ormai nove anni fa. Vogliamo continuare con la produzione video, accogliere nuovi iscritti, mantenere il gruppo giovane. Pilastro della nostra attività rimane la diffusione della cultura di montagna attraverso le nostre attività, ma non solo. Ci sono tante idee e tanti nuovi progetti che vogliamo portare a termine.”

A proposito di giovani, quest’anno avete avuto tre nuovi ingressi. Il gruppo si rinnova…

“Questa è sempre stata la base del gruppo. Penso sia una delle cose più belle cercare nuovi ragazzi talentuosi, con qualità, che possano portare avanti la storia dei Ragni. Nel nostro territorio ne abbiamo molti e supportarli nella loro attività, come anche è stato fatto con me, è fondamentale.”

Come vengono scelti i nuovi membri?

“Qui bene o male ci si conosce tutti. Si scala un po’ insieme, ci si frequenta e poi si valuta. Oltre alla parte alpinistica si guarda molto all’aspetto umano della persona, deve dare qualcosa al gruppo.”

Siamo in un periodo dove conta molto l’attenzione all’ambiente, come si pongono i Ragni verso questo aspetto?

“Per i Ragni non si tratta di un concetto nuovo. Ci siamo sempre mossi con i nostri mezzi, con un utilizzo limitato all’essenziale della tecnologia. Gran parte delle nostre salite sono state realizzate in stile alpine. Quella della sostenibilità, del non lasciare traccia del nostro passaggio, è una filosofia che perseguiamo da sempre. Ben venga quindi un interesse sempre maggiore verso queste tematiche e questo modo di vivere la montagna.”

Dopo l’anno di stop imposto dalla pandemia da Coronavirus avete nuovi progetti pronti a partire?

“Progetti ce ne sono tanti, nell’ultimo anno purtroppo molte attività non si sono potute svolgere. Sia i viaggi, che la classica serata in piazza a Lecco sono saltati, il corso di alpinismo è stato rimandato. In questo 2021 speriamo di ripartire con tante nuove attività.”

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Un commento

  1. Chissa’ se esiste qualche gruppo di alpinisti che si denomina “I geki”.
    “Per gli aborigeni australiani e neozelandesi il geko è simbolo di adattabilità e capacità di superare ostacoli che possono sembrare invalicabili. L’insegnamento che l’uomo riceve dal geko è quello di sapersi adattare ad ogni situazione senza mai arrendersi.”
    Non e’solo insegnamento o simbolo ,dipende anche dalla stuttura delle zampette che usa l’effetto Van der waal.. che la ricerca sta tentando di riprodurre artificalmente(speriamo presto applicata per suole e guanti) .e dalla coda che fa da stabilizzazione.
    Abbondano nei logo Aquile, Camosci , Scoiattoli, Ragni…

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