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Colle di Tenda. Entro il 2023 un nuovo ponte per superare la frana

“Semaforo verde ai lavori per il nuovo tunnel del Colle di Tenda – annuncia in una nota il vice ministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli al termine della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia svolta mercoledì 5 maggio 2021 – . Entro la fine del 2023 ci sarà l’apertura della nuova galleria e del ponte ed entro fine 2025 l’apertura del secondo scavo.”

A 7 mesi dal disastro causato dalla tempesta Alex, quando la piena del fiume Roya ha cancellato l’intero tracciato della strada del Colle di Tenda sul versante francese, si è dunque arrivati a un accordo per ripristinare il collegamento stradale internazionale tra il Sud Piemonte e la Costa Azzurra e la Riviera di Ponente.

Una decisione unanime

Parla di unità di intenti il vice ministro, evidenziando che la scelta di realizzare un nuovo viadotto rappresenti l’opzione di più rapida realizzazione sul tavolo, volta a sbloccare una volta per tutte il cantiere del raddoppio del tunnel, fermo dallo scorso ottobre, ma operativo da anni.

Dall’ANAS erano infatti state avanzate due proposte: quella di un nuovo ponte oltre la frana sul versante francese o la realizzazione di due nuovi tunnel, a una quota più bassa rispetto alla frana. “L’ipotesi nuove gallerie avrebbe avuto un iter molto più lungo con variabili maggiori”, spiega Morelli.

“La Commissione tecnica si riunirà in tempi rapidi con Anas per definire gli interventi più opportuni – aggiunge – . Si approfondirà ancora in sede di Comitato di sicurezza la gestione del versante, ma la decisione è presa. Grazie ai sindaci e ai rappresentati del territorio che hanno condiviso il percorso per arrivare a questo successo in tempi brevi”.

Nuovo viadotto, 45 milioni di spesa in più

Verrà dunque realizzato un nuovo viadotto lungo 65 metri che dall’uscita delle due gallerie, consentirà di superare il Rio della Cà, dove la frana ha distrutto la strada, per poi tornare sul vecchio sedime stradale più a valle. Come dichiarato da Philippe Tabarot, vice presidente della Regione PACA, “questa soluzione ha almeno tre vantaggi: è la più veloce, la meno costosa e la più sicura dal punto di vista legale”.

Per l’avvio dei lavori sarà necessario da parte francese reperire una quota ulteriore pari a 45 milioni di euro, secondo gli accordi originari. Una cifra elevata ma per certo inferiore agli 86 milioni di euro in più necessari per realizzare il progetto della nuova galleria, con termine tra l’altro previsto per il 2026.

Il futuro della ferrovia

Nel corso della Conferenza si è anche annunciato il ripristino completo della ferrovia Cuneo Ventimiglia per dicembre 2021. Dal passaggio della tempesta restano infatti interrotti i collegamenti tra Breil e Ventimiglia. Verranno dunque realizzati nei prossimi mesi i lavori necessari per ripristinare la linea ferroviaria nella parte a sud di Breil. Probabilmente a dicembre la ripartenza dei treni sarà a velocità ridotta.

E in estate?

Per la prossima stagione estiva si cercherà intanto di riaprire la “Strada dei Forti” che collega il versante francese con quello italiano. Una strada per certo scomoda, stretta, che si arrampica sul colle, ma si presenta come unica rapida soluzione intermedia al problema. Il percorso ha però necessità di essere messo in sicurezza. A breve si riunirà un Tavolo tra le Prefetture, Anas e i Comuni per definire i lavori da effettuare e valutare le limitazioni di utilizzo.

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