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Orsa Amarena a spasso con i “cuccioli” nel Parco Sirente Velino

Con la primavera termina il periodo del letargo per gli orsi, che iniziano a mostrare segni della propria presenza su Alpi e Appennini. Già la scorsa settimana avevamo avuto modo di scoprire che l’orsa Amarena e i suoi 4 cuccioli avessero pienamente ripreso a gironzolare in Appennino, arrivando all’autostrada A25. Una passeggiata nel giorno di Pasqua che ha sollevato non poche polemiche in merito alle cattive condizioni delle recinzioni che dovrebbero impedire l’accesso alle carreggiate da parte degli animali selvatici. Tralasciando la questione “sicurezza” della Strada dei Parchi, la domanda cui vogliamo fornire risposta oggi è la seguente: dove era diretta la famigliola di plantigradi? A quanto pare mamma orsa e i 4 cuccioli cresciutelli hanno deciso di fare un salto nel Parco Naturale Regionale Sirente-Velino.

A darne notizia è lo stesso Ente, con un comunicato diffuso sul web dal titolo “L’Orsa e i suoi cuccioli in vacanza nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino”.

Il comunicato del Parco Sirente Velino

Ritorna l’orsa e i suoi quattro cuccioli (ormai cresciuti) che la scorsa estate dal Parco d’Abruzzo aveva fatto visita a Villalago. Ora sono “in vacanza” a Goriano Sicoli, un paese del Parco Naturale Regionale Sirente Velino. La famiglia è stata vista giovedì sera (8 aprile, ndr) da due imprenditori agricoli mentre provava a entrare in una stalla e ne è stata data comunicazione al Parco.

Il Parco ha attivato la procedura prevista nei protocolli ufficiali di gestione degli Orsi confidenti e in quelli previsti dalla rete di Monitoraggio Abruzzo-Lazio e Molise dell’Orso bruno marsicano, protocolli adottati dai Parchi e Riserve, dai carabinieri Forestali, dalle Associazioni e approvati dalla Regione Abruzzo, dal Ministero Ambiente e da ISPRA.

Si è intervenuti per prima cosa nel verificare la veridicità della segnalazione e poi successivamente nell’attuare le misure previste, che vanno dalla semplice osservazioni e controllo fino alla dissuasione da parte dei Carabinieri forestali – in caso di potenziale pericolo per la pubblica incolumità.

I sindaci dei territori interessati, in accordo con il Parco Sirente Velino e con la Rete di Monitoraggio hanno emesso apposita ordinanza per evitare che sì attuino comportamenti che potrebbero causare danni agli animali e alle persone. Ricordiamo che la popolazione di Orso bruno marsicano conta in totale circa 60 esemplari e che la specie gode di estrema protezione sia da normative nazionali che internazionali.

La nascita dei cuccioli, che si stima sia avvenuta all’inizio dell’anno, è stata annunciata dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il 25 maggio 2020, quando la famigliola, uscita dal letargo da poche settimane, è stata avvistata e fotografata per la prima volta da due Guardaparco. L’evento è stato accolto con stupore e meraviglia, non solo perché l’orso è una specie protetta, ma anche perché un parto plurigemellare è un evento davvero eccezionale.

“Da quanto risulta negli annali – si legge nel comunicato ufficiale diffuso a maggio dall’area protetta – è la prima volta che si osserva un’orsa con quattro cuccioli nel territorio del Parco”. Dopo la nascita, i cuccioli restano con la mamma per circa un anno e mezzo prima di diventare autonomi. In questa fase della loro crescita, hanno bisogno di protezione e cibo, per assicurare i quali l’orsa deve riuscire a nutrirsi in abbondanza.

“Siamo molto felici per la presenza dell’orso nel nostro territorio – sottolinea il Commissario del Parco Sirente Velino Igino Chiuchiarelli insieme al Presidente della Comunità del Parco Francesco D’Amore a dimostrazione della corretta politica di gestione che si sta attuando e delle ottimali condizioni ambientali che non registrano particolari criticità e pericoli emergenti; la presenza degli orsi per noi è un importante valore aggiunto”.

“Ci siamo messi subito a disposizione con la Biologa dott.ssa Morini, con i Guardaparco e con tutto il personale per collaborare e gestire nel miglior modo possibile la situazione che è indubbiamente complessa, visto il numero degli orsi confidenti presenti e insieme ai Sindaci, i Parchi nazionali ed i Carabinieri Forestali e a tutta la Rete di Monitoraggio si sta valutando il da farsi step by step. Inevitabilmente, la presenza di questi animali in una zona così accessibile ha attirato l’attenzione come si vede nei filmati che ahimè, qualche mente illuminata ha postato sui social”.

C’è qualche pericolo per la popolazione o per gli orsi? “No, non direi visto il puntuale controllo attuato. Il pericolo può venire dagli investimenti stradali e faccio un appello a prestare molta attenzione soprattutto dopo l’imbrunire e fino alle ventidue, visto che con il coprifuoco, indotto dalla pandemia, non dovrebbe esserci circolazione di automobili”.

L’orso marsicano non è aggressivo: se si sente disturbato scappa, oppure con un finto attacco cerca di spaventare e indurre alla fuga chi percepisce come una minaccia.

“Volevo infine rassicurare tutta la popolazione del Parco – conclude il Commissario – . I danni subiti saranno risarciti, come sempre, nel minor tempo possibile e ringraziare tutti per la collaborazione. L’Orso bruno marsicano è un patrimonio inestimabile per tutto l’Abruzzo e per tutto il Mondo.” 

Una ordinanza comunale a tutela degli orsi

Il sindaco di Goriano Sicoli, Rodolfo Marganelli, ha emesso una ordinanza a tutela della famiglia a 4 zampe, dal titolo “Misure per la gestione degli orsi confidenti/problematici”. Si fa richiesta ai cittadini di evitare eccessivi avvicinamenti (non meno di 200 metri), di non illuminare con fonti luminose gli esemplari e di non dare loro cibo.

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