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Amarena e i suoi cuccioli sulla A25. Strada dei Parchi nega, ma la recinzione va rifatta.

La pericolosa passeggiata dell’orsa Amarena e dei suoi cuccioli sulla A25 Roma-Pescara è diventata un giallo. La notizia della presenza dei cinque animali sulla carreggiata nei pressi di Carrito, a est del casello di Pescina, è stata diffusa dal WWF, da Salviamo l’Orso e da altre associazioni ambientaliste. Tra il pomeriggio e il giorno di Pasqua, la notizia è stata ripresa dai siti e dalle edizioni cartacee dei quotidiani Il Messaggero e Il Centro, e da altri media abruzzesi. Qualche ora dopo, la società “Strada dei Parchi”, che gestisce la A24 Roma-L’Aquila-Teramo e la A25 Torano-Pescara, ha smentito in un comunicato l’evento. Secondo il gestore, l’attraversamento è una “notizia non confermata”, e “non segnalata né dal nostro personale presente in Autostrada, né dalla Polizia Stradale, né dai nostri utenti”.

L’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli

Nell’estate del 2020, Amarena e i suoi cuccioli sono diventati famosi. A fine maggio, Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha diffuso con orgoglio la notizia dell’avvistamento, per la prima volta nella storia, di una femmina di orso marsicano accompagnata da quattro orsacchiotti venuti al mondo da poco. Nelle settimane successive, i cinque plantigradi si sono sistemati nei pressi di Villalago e del Lago di Scanno, rimpinzandosi di ciliegie selvatiche e bacche davanti agli occhi di fotografi professionisti e di un pubblico entusiasta. Ad agosto si sono spostati verso San Sebastiano e Bisegna, in Valle del Giovenco, facendosi fotografare più volte nei paesi. Qualche purista si è indignato, e non c’è dubbio che negli orsi l’abitudine ad avvicinarsi agli esseri umani e alle case non sia certo positiva. Ma quelle immagini di animali in buona salute, rispettati da appassionati e curiosi e tenuti d’occhio da carabinieri forestali e guardiaparco, hanno fatto bene al cuore dell’Italia appena uscita dal primo lockdown. E sono state uno spot pubblicitario gigantesco, per l’Abruzzo e per l’intero Appennino.   

Oggi l’orsa e i suoi piccoli, usciti da poco dal letargo, sono in una fase cruciale delle loro vite. Nelle prossime settimane, infatti, i cuccioli si staccheranno dalla madre, per iniziare la loro vita autonoma. La zona del vero o presunto attraversamento, tra il PNALM e le pendici del Sirente, rientra nel loro territorio che comprende Villalago, la Montagna Grande, San Sebastiano e Bisegna. Se l’intrusione c’è stata, ha contribuito a scongiurare una catastrofe il traffico ridotto dal lockdown di Pasqua. 

La “Strada dei Parchi” e il problema delle recinzioni

La A24/A25, cioè la “Strada dei Parchi”, ha un nome corretto dal punto di vista geografico, perché i due tracciati autostradali attraversano i Parchi nazionali della Majella, del Gran Sasso e Monti della Laga, e corrono a poca distanza dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dal Parco regionale Sirente-Velino. Le due arterie, però, non sono nuove a incidenti che hanno coinvolto la fauna selvatica e non, insieme a viaggiatori in auto e in camion. Da anni, anche a causa del peso della neve dell’inverno, le reti che dovrebbero impedire l’accesso alle carreggiate da parte degli animali sono in cattive condizioni, e questo crea dei pericoli seri. 

Nel 2013, a poca distanza dal casello di Tornimparte della A24, un’auto ha investito e ucciso un orso, un maschio che aveva a lungo soggiornato nella Riserva naturale delle Montagne della Duchessa. Cinque anni dopo, nella notte tra il 22 e il 23 luglio del 2018, a poca distanza da lì, un’auto si è schiantata contro un cervo del peso di due quintali. L’animale, ammazzato sul colpo, è piombato sulla carreggiata opposta, dov’è stato investito da un’altra auto in transito. Non ci sono stati danni seri alle persone, ma per far uscire conducenti e passeggeri sono intervenuti i Vigili del Fuoco.

Per il WWF e Salviamo l’Orso questa situazione deve finire. La zona di Carrito, spiega un comunicato, “è un corridoio di collegamento tra il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e il Parco regionale Sirente Velino, fondamentale per garantire all’orso marsicano la possibilità di espandere il proprio areale. Un obiettivo su cui istituzioni e associazioni stanno investendo fondi ed energie, e che è oggetto del progetto europeo LIFE SafeCrossing”. Gli ambientalisti hanno lanciato un appello a Strada dei Parchi, e ai Ministeri della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture, per risolvere in tempi brevi il problema. In particolare, secondo il WWF, c’è bisogno di “un innalzamento immediato della recinzione tra il casello di Pescina e quello di Cocullo, in tutti i tratti non in galleria e a raso”. Per l’associazione del Panda, il ministro Roberto Cingolani deve intervenire con “uno stanziamento straordinario che metta fine alle resistenze di Strada dei Parchi”, da utilizzare per “nuove recinzioni, manutenzione per evitare la presenza di varchi e interruzioni e piccoli interventi fuori autostrada”. 

Se si legge con attenzione il comunicato di Pasqua, la società di gestione di A24 e A25 sembra d’accordo. Dopo aver annunciato che “sicurezza degli utenti e protezione della fauna sono priorità”, e aver citato altri “falsi avvistamenti” del passato, Strada dei Parchi ricorda di aver sottoposto da tempo al Ministero delle Infrastrutture un progetto per installare delle nuove recinzioni a prova di fauna selvatica. Il nuovo Piano Economico Finanziario (PEF)” ricorda Strada dei Parchi, “comprende circa 120 milioni di euro dedicati alle recinzioni, di cui 32,6 milioni dedicati agli interventi più urgenti, ma attende da otto anni l’approvazione del Ministero”.

Tra la primavera e l’estate, dopo altri mesi di zone rosse e lockdown, milioni di italiani, e forse anche di visitatori stranieri, torneranno sui sentieri e nei Parchi dell’Appennino e delle Alpi. Saranno momenti importanti per i protagonisti, e per l’economia dei territori interessati. Un altro incidente a un orso, e forse proprio ad Amarena e ai suoi cuccioli, sarebbe un colpo terribile per l’immagine (e per l’economia) del Belpaese. Strada dei Parchi, i due Ministeri e la regione Abruzzo devono trovare una soluzione. 

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