Ambiente

Quante microplastiche piovono sulla Siberia?

La Siberia va ad aggiungersi alla lunga lista di aree del Pianeta in cui siano state rilevate microplastiche. Dopo la scoperta dei piccoli frammenti anche a quota Ottomila sulle pendici dell’Everest, la presenza delle microparticelle inquinanti nella pioggia e nella neve siberiana per certo non stupisce, ma conferma il potenziale di diffusione di tali inquinanti.

I ricercatori della Tomsk State University hanno intrapreso delle ricerche volte a quantificare il problema, analizzandone nel dettaglio la distribuzione. Nonché di definire le modalità di trasferimento di tali frammenti da una zona all’altra del Pianeta attraverso le correnti d’aria. Lo studio, che verrà condotto nell’ambito di una spedizione nel Siberian Federal District, vedrà impegnato lo staff dell’ateneo russo su una vasta area che si estende da Biysk all’Artico, raccogliendo campioni lungo un itinerario totale di 5000 km.

Analisi su pioggia e neve siberiana

“La gente ha utilizzato la plastica per oltre un secolo e mezzo. I polimeri sintetici si decompongono davvero poco e molti Paesi ancora non hanno raggiunto un ottimale livello di raccolta e riutilizzo del materiale, pertanto sempre più prodotti derivanti dalla degradazione, ovvero le microplastiche, si stanno accumulando nell’ambiente – spiega la dottoressa Yulia Frank, ricercatrice presso il TSU Biological Institute – . Una quota significativa di microplastiche è noto che finisca nelle acque e nei sistemi marini. Le nostre ricerche lo confermano. Il nuovo progetto consentirà di quantificare la concentrazione di microparticelle sintetiche nelle precipitazioni solide e liquide”. 

I biologi hanno iniziato a raccogliere e analizzare campioni di pioggia e neve nelle vicinanze di Tomsk nell’autunno 2020. I ricercatori hanno proseguito con una ampia campagna di campionamenti tra fine febbraio e inizio marzo scorsi, periodo ideale in quanto il manto nevoso raggiunge il massimo spessore annuo.

Quella che potremmo definire la “rotta di campionamento” include dei punti in differenti regioni della immensa distesa siberiana, dalla Repubblica sud-occidentale dell’Altai (Biysk, Belokurikha) all’Artico (Tazovsky district). In ciascun punto, i campioni verranno raccolti in triplicato per assicurare validità statistica al successivo processamento dei dati.

I risultati preliminari

I primi risultati ottenuti dalle analisi delle precipitazioni atmosferiche, a partire dai campioni raccolti vicino Tomsk, mostrano la presenza principalmente di fibre. Frammenti di forma irregolare e microsfere sono stati rilevati in minori quantità. Come spiegano gli scienziati, ciò è dovuto al basso peso delle particelle, che ne favorisce il trasporto nelle correnti d’aria.

Nel prossimo step progettuale, i ricercatori condurranno analisi di laboratorio sui nuovi campioni, definendo la concentrazione delle microplastiche nelle precipitazioni atmosferiche solide, in particolare per verificare se tale concentrazione sia influenzata dalla vicinanza di strade e centri abitati.

“I risultati di studi internazionali mostrano come le microplastiche siano una presenza ormai comune anche in aree estremamente pulite – aggiunge la dottoressa Frank – . Per esempio in Germania sono state riscontrate sia vicino ai centri abitati che sulle Alpi. Ma sulle montagne i livelli risultano essere più bassi. La maggiore concentrazione è stata evidenziata nei pressi delle strade, dove le microparticelle derivanti dagli pneumatici, inserite nel computo delle microplastiche, sono state rilevate in grande quantità. Nell’ultima fase del progetto, saremo in grado di descrivere la presenza delle microparticelle nell’ambiente del Siberian Federal District e comparare il livello di inquinamento ambientale con quello di altre regioni”.

In precedenza gli scienziati del TSU Biological Institute hanno analizzato la concentrazione di microplastiche nei fiumi della Siberia e nel tratto digestivo dei pesci. Il nuovo studio sulle precipitazioni consentirà di ampliare le informazioni a disposizioni per valutare quanto la Siberia contribuisca al ciclo globale di trasporto delle microplastiche.

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