Il 20 marzo la primavera ha fatto il suo ingresso, in termini astronomici, ma il weekend che ci siamo appena lasciati alle porte, caratterizzato da nuove nevicate e sensibile calo termico, è apparso decisamente invernale. In quota i maggiori pericoli continuano a rimanere ghiaccio e valanghe.
Valanga in Valle d’Aosta travolge scialpinista
Nella giornata di sabato il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto al Col Fourchon, nel vallone del Gran San Bernardo, versante italiano, per una valanga. L’incidente si è verificato a quota 2500 mt, poco prima delle ore 13.00. Immediato l’intervento in elicottero. Uno scialpinista francese, 52 anni, è stato estratto dalla neve, in uno stato di ipotermia e politrauma. L’allarme è stato dato da un compagno di gita via radio, canale E, ma la comunicazione era particolarmente confusa a causa della comprensibile agitazione del chiamante che si stava già attivando per le prime azioni di ricerca con Artva. La perizia dell’operatore del Soccorso Alpino Valdostano in Centrale ha consentito un rapido decollo verso la zona ipotetica dell’evento, che si è rivelata quella corretta.
Lo scialpinista è stato trasferito in Pronto soccorso. Le sue condizioni non sono apparse ad ogni modo preoccupanti. Travolto dalla valanga, ha percorso circa 300 m di dislivello. L’uomo era sepolto ad una profondità di circa 1,5 metri.
Escursionista scivola e muore sul Grignone
Un incidente mortale si è verificato nella giornata di domenica sul Grignone, nella zona della Bocchetta di Prada, tra i comuni di Mandello del Lario ed Esino Lario. Un uomo di 37 anni ha perso la vita dopo essere scivolato lungo un canale impervio. La persona che era con lui ha dato l’allarme. La richiesta d’intervento per il Cnsas è arrivata poco dopo le 14:30. Impegnati una quindicina di tecnici della Stazione di Valsassina Valvarrone, XIX Delegazione Lariana. Attivati anche i tecnici di soccorso speleologico della IX Delegazione regionale, perché dalle prime informazioni c’era la possibilità che l’incidente fosse avvenuto in circostanze che richiedevano la loro presenza. Sul posto anche l’elisoccorso di Como di Areu. L’uomo è stato individuato e recuperato dall’elicottero, dopo la constatazione del decesso. Illeso l’altro escursionista.
Alpinisti in difficoltà sulle Apuane per ghiaccio e vento
Nella giornata di sabato il Soccorso Alpino Toscana è stato impegnato in due interventi sul monte Tambura. A intervenire in aiuto di 5 alpinisti in difficoltà gli elicotteri Pegaso 1, Pegaso 3 e la Stazione di Massa. Le condizioni di ghiaccio vetrato e forte vento hanno reso molto complesse e delicate le operazioni di recupero.
Il Pegaso 3 è stato impegnato sulla vetta del Monte Tambura nel recupero di due alpinisti scivolati sul ghiaccio. A 500 metri di distanza l’elicottero Pegaso 1 ha recuperato un gruppo di tre escursionisti di cui uno scivolato e due bloccati in cresta. Nessun trauma per gli alpinisti recuperati, che sono stati trasportati alla base aerea del Cinquale.
Due decessi sull’arco alpino e qualcuno in difficoltà sulle Appuane, calcolando i divieti, l’estensione del territorio , la popolazione sottostante al netto del traffico stradale e sue vittime e degli incidenti domestici più numerosi date le restrizioni covid,c osì come le aggressioni tra le mura domestiche, per non parlare dei ricoveri da Covid …etc etc etc………dove è la notizia?
Bisogna avere sempre attivo e facilmente giustificabile con la gente il sistema dei soccorsi, per mantenerlo finanziato a dismisura, si vede bene dai recenti interventi di ricerca di morti durati quasi un mese.
2-3 elicotteri per volta di varie provenienze, 2-3-4-5 delegazioni di vari corpi abilitati : sono fondamentali per gli interessi, non solo economici, del sistema politico.
Secondo me facendo così stiamo sbagliando, la gente si sente protetta e non impara, si fida.