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Alex Txikon chiude la spedizione al Manaslu

Pochi giorni dopo la rinuncia del compagno di spedizione Simone Moro, anche Alex Txikon ha deciso di voltare le spalle al Manaslu e tornare a casa.

Purtroppo, le speranze del basco di un miglioramento all’ultimo del meteo si sono rivelate vane e il vento ha continuato a spazzare i versanti della montagna impedendo agli alpinisti rimasti di tentare nuovamente la vetta. Rimanere oltre il 28 febbraio avrebbe significato richiedere un nuovo permesso, dato che in Nepal dal 1° marzo inizia la stagione primaverile.

Peccato per non essere arrivati in vetta ma molto soddisfatti di tutto il lavoro svolto e di questi 2 mesi di convivenza” scrive l’alpinista basco lasciando il campo base, che aveva raggiunto insieme alla propria squadra lo scorso 12 gennaio. Una stagione quella di quest’anno al Manaslu che è stata segnata non tanto da eccessive precipitazioni nevose, ma piuttosto dal vento forte. Gennaio ha certamente concesso più opportunità di salita di febbraio, ma durante questa prima fase a rallentare il procedere della spedizione sono state le condizioni della montagna, che hanno richiesto di cambiare strategia e via di salita per aggirare un grosso crepaccio verso C2. Probabilmente, arrivare qualche giorno prima al campo base avrebbe potuto fare la differenza permettendo di non “sprecare” tutte le finestre migliori per acclimatamento e contrattempi.

La quota massima raggiunta è stata 7050m da parte di Alex Txikon, Inaki Alvarez e quattro sherpa durante l’ultimo tentativo di vetta.

Con la chiusura della spedizione al Manaslu, termina la stagione invernale sulle grandi montagne.

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