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Ci ha lasciati Cesare Maestri, lutto nel mondo dell’alpinismo

Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita” sono le parole usate dal figlio Gian per dare la notizia della morte di Cesare Maestri.

“Il Ragno delle Dolomiti”, questo il suo soprannome, ci ha lasciati all’età di 91 anni. Nato il 2 ottobre 1929 a Trento, per oltre 40 anni ha vissuto a Madonna di Campiglio, dove aveva aperto un suo negozio.

Con Maestri se ne va un pezzo della storia dell’alpinismo. Una carriera lunga che avuto la sua più alta espressione sulle Dolomiti, dove ben presto iniziò a scalare in solitaria le pareti e le vie più difficili, diventando uno dei primi ad affrontare il sesto grado (il più alto all’epoca, negli anni 50), sia in salita che in discesa. Una passione che lo portò a realizzare oltre 3500 scalate, circa un terzo da solo.

La vita di Maestri è intrecciata non solo ai Monti Pallidi, ma anche al Cerro Torre. Una storia che comincia con l’amara esperienza del ritiro nel 1958; che continua nel 1959 con la tragedia della morte di Toni Egger e la successiva polemica sull’effettiva veridicità del successo della cima (che sarebbe stata la prima del Torre); e che culmina nel 1970 con la salita realizzata con il famoso compressore e terminata sotto il fungo di ghiaccio che forma la vetta della montagna. Una scalata anch’essa molto criticata per la modalità in cui fu portata a termine.

“L’alpinista più bravo è quello che diventa vecchio” diceva e di certo Cesare Maestri è stato tra i migliori.

Per sapere di più sulla vita e la carriera alpinistica, vi rimandiamo alla biografia di Cesare Maestri.

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14 Commenti

  1. Almeno in questa occasione, pregherei i fanatici del commento a tutti i costi (anche quando non si ha nulla di intelligente da dire) di astenersi e di rispettare fino in fondo uno dei grandi, grandissimi esempi di storia dell’alpinismo; discutibile per alcuni tratti, chi non lo è…? Ma un esempio di perseveranza e capacità tecnica, unite a forza fisica e coraggio da vendere, che molti di noi farebbero bene a tenere davanti agli occhi come traguardo da emulare (con poche chances di riuscire, probabilmente)
    E’ stato un onore e un privilegio averlo conosciuto

  2. LE IMPRESE PASSANO I LIBRI RESTANO ED IO OGNI TANTO LI RILEGGO…
    NON MI IMPORTA DEGLI EXPLOIT , MA DELLA VICENDA UMANA NEL DEL CONTESTO STORICO…ITALIANO E TRENTINO.
    Dino Buzzati scrisse di Cesare Maestri, Walter Bonatti e tanti altri e non faceva confronti o polemiche ,ammirava ed invidiava un poco tutti e li sapeva cogliere con tratto poetico negli aspetti misteriosi delle diverse personalita’.
    VIVA GLI SCARPONCINI “A SUOLA RIGIDA PROLUNGAMENTO DELL’APPOGGIO! “VIVA CESARE MAESTRI!!

  3. Conosciuto personalmente nella sua bella Madonna di Campiglio, persona splendida, sempre disponibile, di una umiltà esemplare. R.i.P Cesare, grandissimo alpinista.

  4. Forse ha peccato (qualcuno ha detto « chi é senza peccato scagli la prima pietra! »), ma un peccato non può cancellare tutto il resto, Maestri é stato un grande alpinista, che riposi in pace.

  5. Un uomo che nell’alpinismo di altissimo livello dei suoi tempi ha trovato la possibilità di esprimere se stesso.
    Di sicuro è entrato nella storia conosciuta e divulgata dell’alpinismo.
    Per me è stato un grande arrampicatore..
    91 anni !!!

  6. Ho notato una stranezza: filmatini di arrampicate su roccia, ghiaccio, palestra ne girano tanti sul web , ma di arrampicate al contrario, in discesa , ne ho trovato a stento una soltanto, brevissima.Tuttl si calano in doppia o si lasciano abbandonare sfiniti trattenuti dalla corda e dall’assistente.Maestri la sapeva lunga..e peccato che non ci fosse abbondanza di cineprese, telecamerine.Ogni estate..nelle ore morte pomeridiane, Rai storia ripropone”Le montagne della luce-diario africano.”.con regista Moser , Cesare Maestri che commenta pure ,oltre che ad essere protagonista.

    1. Consiglio di leggere quanto scritto da Jim Bridwell sulla cultura di base dalla quale provengono commenti (grotteschi) come il suo.

  7. Solo per averci fatto sognare merita stima e riconoscimento!!! Ha inalzato il livello dell’alpinismo è stato precursore delle spedizioni in patagonia..un grande. Le condizionoi possono fare molta differenza…perchè non credere ad un alpinista serio e professionale come lui? RIP maestro

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