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Italia imbiancata dalla prima neve d’inverno. E non è finita qui!

Nelle ultime 48 ore la prima vera neve invernale ha fatto la sua comparsa su gran parte d’Italia fino a quote basse. E potremmo dire con ironia, anche sui social. Un mezzo che ha i suoi pro e contro, ma che in queste situazioni tocca ammetterlo, consente di emozionarci a distanza. Soprattutto in un anno in cui le distanze si fanno sentire ancor di più. Attraverso le immagini delle webcam e degli utenti, è stato possibile seguire l’andamento di questa prima perturbazione di dicembre. La neve ha iniziato a cadere nella serata di martedì sull’arco alpino, fino a quote non solo montane e collinari ma anche in pianura. A seguire le regioni centro appenniniche hanno visto ricoprire i rilievi di decine di centimetri di manto candido.

La neve a dicembre dopo un autunno disastroso

“Non è stata certo una perturbazione da era glaciale – commenta il meteorologo di Geo Filippo Thiery – . Anzi, si è trattato di una normale perturbazione di inizio dicembre di cui tocca gioire, visto il regime climatico degli ultimi inverni. Tra l’altro veniamo da uno degli autunni più caldi e siccitosi della storia. A novembre, che generalmente è quasi ovunque il mese più piovoso dell’anno, ha piovuto ben poco. A parte nubifragi al termine del mese che hanno creato non pochi disagi al Sud e, pochi giorni fa, sulla Sardegna. Le temperature sono state fuori scala sia a settembre che novembre”. 

Ma non è finita qui!

Nella giornata odierna il maltempo segna una tregua, almeno su parte delle regioni del Nord. Al Centro e al Sud persistono piogge. Ma una nuova perturbazione sta già bussando alla porta delle Alpi. 

“Questa perturbazione che ci sta abbandonando è stata solo un piccolo assaggio di una nuova perturbazione che è ormai alle porte informa Thiery – . Si susseguiranno senza soluzione di continuità. Una perturbazione molto più vasta, strutturata, ampia, profonda e intensa, che sferzerà tutta Italia. Tra stanotte e le prime ore di domani c’è da aspettarsi ancora neve a bassa quota sulle regioni di Nord Ovest. Ma gli impetuosi venti di scirocco, dunque miti, faranno alzare la quota della neve nel weekend. Nevicherà in ogni caso solo a quote montane. Su colline e pianure c’è da attendersi pioggia, anche abbondante”.

“Terrei a sottolineare – prosegue – che le abbondanti nevicate previste sulle Alpi, in presenza di venti di scirocco, non siano assolutamente una buona condizione per andare a frequentare l’ambiente montano nei prossimi giorni. Il rischio valanghe inevitabilmente salirà“.

In Appennino tanta pioggia

“In Appennino solo e soltanto pioggia – conclude Filippo Thiery -. Anche qui avremo dunque rischi elevati, non di valanghe, ma di frane, smottamenti e piene improvvise dei corsi d’acqua. Facciamo molta attenzione“.

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