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Parco della Majella. Orsa Peppina catturata e dotata di radiocollare

La problematica orsa Peppina, la cui ricomparsa nel Parco della Majella era stata di recente accolta con giubilo dall’Ente, è stata catturata negli scorsi giorni. Una cattura necessaria, come spiega il Parco. “Cattura solo in caso di emergenza, ed emergenza è stata”.

Cosa ha combinato questa volta Peppina?

“Il susseguirsi di incursioni all’interno di centri abitati – spiega l’Ente – ha spinto la squadra di emergenza orso (BET team) del Parco Nazionale della Majella a programmare un intervento specifico per catturare l’orsa F1.99. La cattura, realizzata nell’ambito del Progetto Life ARCPROM, ha avuto esito positivo e ora F1.99, meglio nota come Peppina, ha il suo nuovo radiocollare“.

Il radiocollare consentirà ai veterinari e biologi del Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Majella di seguirne gli spostamenti. “Ma da solo il collare GPS non potrà eliminare nuove incursioni nei pollai per cercare cibo prima del letargo”, sottolinea il Parco.

Galeotte furon le mele

“L’orsa problematica di 13 anni, 135 kg – si legge nel report del Parco della Majella – , è stata catturata nella notte a Palena dove, attirata con le mele, è entrata in una trappola specifica per orsi (tube trap) sistemata ieri sera vicino a uno dei pollai che aveva preso di mira nei giorni scorsi. “Con la cattura e l’applicazione del radiocollare – spiega il direttore del Parco, Luciano Di Martino – riusciremo ad avere un monitoraggio più attento degli spostamenti di Peppina in un momento così importante, quale quello che precede l’ingresso in tana. Riusciremo, inoltre, a essere più vicini alla popolazione quando l’orsa farà le incursioni nei centri abitati e quindi a rendere più efficaci e mirate le diverse misure, anche innovative, che metteremo in atto nel corso del Progetto Life ARCPROM per la prevenzione dei danni. Vorrei sottolineare che la cattura dell’orsa Peppina, in un periodo in cui abbiamo deciso di limitare gli interventi di campo, è stata svolta dagli operatori coinvolti rispettando tutte le procedure anti covid“.

Peppina, una volta svegliatasi senza problemi dalla sedazione, è corsa nuovamente nei suoi amati boschi.

Il progetto Life ARCPROM

Il progetto transnazionale Life ARCPROM – Bentornato orso gentile – nasce allo scopo di migliorare la convivenza tra l’orso bruno e l’uomo in quattro Parchi Nazionali dell’Europa meridionale. Finalità congiunta è garantire la conservazione di questa specie chiave della fauna europea, e al contempo limitare danni e pericoli per gli abitanti, umani, delle medesime aree.

Finanziato con i fondi LIFE Natura dell’Unione Europea, il progetto coinvolge gli enti di gestione competenti di 3 aree protette in Grecia (Parchi Nazionali di Rodopi, Prespa e Nord Pindo) e del Parco Nazionale della Majella in Italia, dove il target è l’orso bruno marsicano, una sottospecie che sopravvive solo nell’Appennino Centrale. Avviato nell’Ottobre 2019, avrà una durata di 5 anni. Il team di progetto, coordinato dalla ong Callisto, include anche il WWF Italia, lo staff scientifico del Dipartimento di Veterinaria dell’Università della Tessaglia e il Dipartimento di arti visive e applicate dell’Università della Macedonia occidentale.

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