Alpinismo

Da Polenza e Up Project, vince l’esplorazione

BERGAMO — Lo scorso 20 maggio Up Project ha vinto il “Riconoscimento Paolo Consiglio” con la spedizione “Trip One” in Karakorum. E’ il primo premio alpinistico vinto dall’iniziativa promossa da Agostino Da Polenza, che a Montagna.tv, commenta la scelta del Club alpino accademico italiano (CAAI) di riconoscere UP tra i migliori progetti italiani di alpinismo esplorativo.

Da Polenza, è felice del riconoscimento ottenuto da Up?
Mi fa piacere che un’attività come quella che ho avviato, insieme a Luca Maspes, nel nome dell’alpinismo esplorativo, sia stata apprezzata dal Club Alpino Accademico Italiano e dal CAI tanto da meritare il Riconoscimento Paolo Consiglio. Un premio che nacque dieci anni fa, da una proposta di Roberto De Martin all’Assemblea del CAI di Bergamo, come omaggio ad un alpinista che sapeva fare spedizioni alpinistiche ma anche educazione sia alpinistica che ambientale.
Come prese l’istituzione di questo premio?
Fui sorpreso dal fatto che il CAI e il CAAI, da sempre contro ogni graduatoria, volessero in qualche modo stabilire una classifica tra gli alpinisti. In particolare tra quelli che, nel salire le montagne, sceglievano le pareti più sconosciute e impegnative, sia dal punto di vista alpinistico che logistico.
Crede invece che le graduatorie possano avere senso?
Proprio in quegli anni avevo proposto di fare una gara di himalaysmo. Una competizione che voleva premiare – certo nel quadro di una sistema codificato – spedizioni virtuose dal punto di vista della sicurezza, della qualità alpinistica, del rispetto dell’ambiente, della tecnica e dell’estetica della prestazione. Ma fui letteralmente sommerso da improperi e censure.
E oggi?
Il Paolo Consiglio è un premio non competitivo, ma certamente implica la definizione di criteri di valutazione e di graduatorie. Quella che volevo io era una gara. Chissà, in futuro…
Perchè ha ideato e scelto di patrocinare un progetto alpinistico-esplorativo?
Perché fa totalmente parte della mia indole esplorativa, anche quando lavoro. E’ un progetto che unisce esplorazione, conoscenza, rispetto per l’ambiente, eccellenza tecnica alpinistica. Un progetto che appassiona e guarda avanti.
Sara Sottocornola

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