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Valanga sul Gran Zebrù, gravi due alpinisti

Nella mattina di domenica 27 settembre, poco prima di mezzogiorno, una ingente valanga si è staccata sul Gran Zebrù (3857 m), nel gruppo dell’Ortles in Alto Adige. Il fronte nevoso di 50 metri, distaccatosi a quota 3700 metri, ha travolto e trascinato per 200 metri due alpinisti veronesi impegnati nell’ascesa della vetta lungo la via normale. I due avrebbero riportato gravi traumi a seguito della caduta.

Rapido recupero in elicottero

In soccorso delle due vittime, Marco Toffali, 37 anni, e il suo compagno di cordata S.C., 29 anni, sono stati immediatamente inviati l’Aiut Alpin Dolomites e il Pelikan 3 e mobilitati la croce bianca, il soccorso alpino, i vigili del fuoco volontari di Sluderno e i carabinieri della stazione di Prato allo Stelvio.

I due alpinisti sono stati trovati semi sommersi dalla neve, quindi recuperati attorno alle 14 e trasferiti in elicottero in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano. Non sarebbero in pericolo di vita.

Una salita azzardata

A scongiurare il peggio la fortuna che la valanga li abbia trascinati a sinistra del canalone che si risale solitamente sugli sci e non in quest’ultimo. E che, al momento del distacco, fosse impegnata in un’escursione in zona una squadra di soccorritori che, avendo visto in diretta la valanga, ha subito lanciato l’allarme.

Il distacco potrebbe essere stato causato, oltre che dalle nevicate dei giorni scorsi, dalla presenza stessa degli escursionisti. Tentare l’ascesa del Gran Zebrù dopo le fresche nevicate è stato infatti da parte dei due un azzardo. A causa del forte vento degli scorsi giorni, il manto nevoso risultava instabile e il loro passaggio potrebbe aver smosso la massa inducendo la valanga.

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