Arrampicata

Adam Ondra: “La vita di un climber professionista non è solo arrampicata”

Il racconto di una giornata impegnativa da campione

“La vita di un climber professionista non è solo arrampicata”. Questo l’assunto di partenza dell’episodio numero 83 della serie Adam Ondra Road to Tokyo, in cui il campione ceco ci accompagna dietro le quinte di una sua giornata media. Media ma speciale, vissuta in Italia a contatto con i fan.

Non solo arrampicata

Auronzo di Cadore (BL), ore 8:15. Adam è già pronto a salire in auto e dare inizio a una giornata impegnativa. “Un climber professionista deve fare molte altre cose oltre arrampicare”. Bisogna assecondare gli sponsor, dunque impegnarsi in eventi, entrare in contatto con il pubblico nel giusto mood. Il rapporto con gli sponsor è di vitale importanza per la sopravvivenza economica di un climber professionista. “Ultimamente non sono supportato per nulla dal Governo”, ammette Adam.

“Quando a 10 anni ho ottenuto il mio primo sponsor ero estremamente timido, avevo paura di parlare”. Nel tempo le cose sono migliorate e oggi lo vediamo rispondere schiettamente anche in italiano alle domande dei giornalisti.

Eventi cui si viene invitati a presenziare, come può essere l’inaugurazione di una palestra, diventano motivo di distrazione, momenti da godere appieno, così da non pensare h24 all’arrampicata.

Il delicato rapporto con i fan

Accanto al tempo da dedicare agli sponsor e a eventi mondani, la priorità è rappresentata dai fan. “Vedere che dopo un selfie o dopo aver rilasciato un autografo i fan appaioni felici, rende felice anche me. Ci sono però momenti in cui vorrei chiedere ai miei fan di rispettare la mia privacy. Ad esempio, se sono seduto nel mio van e sto cenando, non rilascerò autografi se bussi alla mia porta”.

Il ruolo essenziale dei giornalisti

Per Adam risulta essenziale andare oltre l’immagine di una “scimmia che mostra come si arrampica”. Importante è essere agli occhi del mondo un climber ma anche una persona “con le proprie opinioni e in grado di condividere le proprie passioni e risultare in tal senso contagioso”.

Motivo per cui riesce ad apprezzare i momenti condivisi con i giornalisti. L’arrampicata in sé, come dichiara Ondra, non porta molto alla comunità. Diventa pertanto importante creare contenuti di contorno, che siano di ispirazione.

Un salto al Trento Film Festival

Da Auronzo di Cadore, Adam ci conduce nella seconda parte del video al Trento Film Festival, svolto quest’anno in forma speciale, con possibilità di fruizione streaming, dal 27 agosto al 2 settembre. Qui lo vediamo salire sul palco in compagnia di Laura Rogora per parlare naturalmente della loro materia preferita: l’arrampicata.

“Parlare e sentire le vibrazioni del pubblico, capire che la gente si stia interessando alle tue parole, dà soddisfazione”.

E la giornata non può che concludersi con la premiere di un film. Lo vediamo in coda in compagnia di un alpinista di punta degli anni Settanta, Alessandro Gogna.

L’importanza della solitudine

“A volte essere solo o in compagnia soltanto di coloro con cui mi va di stare è senza prezzo”. Ma quando può Adam consentirsi di stare da solo?

“Più di quanto la gente creda. Se devo andare a un evento o ad arrampicare spesso guido da solo. Stare da soli può far bene in termini di stato mentale. Hai un sacco di tempo per pensare”. 

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