Monte Bianco. In un video l’inesorabile ritiro della Mer de Glace
L’inesorabile ritiro della Mer de Glace, il più vasto ghiacciaio francese sul massiccio del Monte Bianco, secondo per estensione a livello alpino solo a quello dell‘Aletsch, è un processo noto e attenzionato da anni. Meglio dire, da decenni. Il ghiacciaio mostra un calo progressivo annuale del suo livello, come mostrano anche i cartelli presso la stazione di Montenvers. E il suo stato di sofferenza è ormai visibile ad occhio nudo. “Non immaginavo uno scioglimento così rapido”, le parole del Presidente francese Emmanuel Macron alla vista della superficie della Mer de Glace estremamente spoglia di neve nel febbraio scorso. Ma qual è l’effettiva entità di tale scioglimento? Abbiamo avuto modo di valutarla “su carta” grazie al confronto fotografico operato dall’Università di Dundee tra immagini scattate nel 1919 e nel 2019, secondo la tecnica della Repeat Photography, medesima utilizzata nel progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”. Un breve video pubblicato di recente sul canale Youtube dell’associazione no-profit Pax Arctica rende ancora meglio l’idea di quanto velocemente stiamo perdendo uno dei ghiacciai più grandi delle Alpi.
A descrivere le immagini dell’evoluzione del ghiacciaio tra il 1985 e il 2020 è Luc Hardy di Pax Arctica. “Siamo di fronte alla Mer de Glace, uno dei più famosi ghiacciai delle Alpi. Nel 1985 è stata costruita una funivia dal cui punto di arrivo si accede tramite una scalinata al ghiacciaio. Sfortunatamente, come molti altri, tale ghiacciaio si sta ritirando. Ogni anno nuovi gradini devono essere aggiunti per accedervi”.
Sconvolgente osservare nel video di quanto sia diminuito il livello del ghiacciaio a partire dal 1985, anno di realizzazione della funivia. Ben 115 metri. “Quota da cui scendevo con gli sci verso la Vallée Blanche”, ricorda Luc, aggiungendo che “ancora pochi anni e non ci sarà più ghiaccio residuo in questa parte della vallata”.
eh e’ il prezzo da pagare per tanti voli in aereo e giri in automobile e beni di consumo a non finire…. una paio di generazioni si sono divertite come matti e ora il conto lo pagano i nostri figli.
La soluzione c’è: continuare a mettere gradini.
Facciamo parte di una Umanità talmente evoluta che purtroppo si limita a vivere alla giornata cercando di arrivare a sera con la pancia piena.