Arrampicata

Adam Ondra a vista sul primo 8b+ della Cecoslovacchia

Dopo essersi trasformato in un climber alle prime armi nel 73esimo episodio della serie “Road to Tokyo”, Adam Ondra torna a dare il meglio di sé in parete. Nella 74esima puntata il campione ceco racconta il suo tentativo di salire a vista “Absolutní vědomí” (Coscienza assoluta), il primo 8b+ di quella che un tempo era la Cecoslovacchia. Via aperta da Tomáš Pilka, detto Svišť (marmotta), che si sviluppa lungo il costone roccioso su cui si erge il castello della cittadina slovacca di Beckov.

“Mi sono posto l’obiettivo di salire a vista questa via leggendaria – racconta Adam – .  E la sua importanza mitica ha realmente incrementato la pressione del successo. Per di più questa via non vede molto traffico, quindi è stato davvero un tentativo a vista, senza alcun aiuto da parte del ‘linguaggio della magnesite’ che avrebbe potuto indicarmi la via da seguire”.

Arrampicare ai tempi del Comunismo

“Absolutní vědomí” è  una via dura, che lascia davvero poco riposo. Quindici metri per trenta movimenti totali, con elevato rischio di scivolare a causa degli appigli esigui. Negli ultimi 5 anni nessuno si è cimentato in tentativi di salita per cui, come sottolineato da Adam, non vi è alcun segno di magnesite sulla roccia calcarea. Un presente solitario di fronte al quale si fa fatica a credere ai racconti dei climber attivi sulla falesia di Beckov negli anni Ottanta, quando si arrampicava di giorno e si ballava sui tavoli di notte tra fiumi di birra.

Anche le modalità di arrampicata erano decisamente diverse da quelle attuali. Niente scarpe da arrampicata. Imbraghi home made realizzati con le cinture di sicurezza. Allo stesso modo i chiodi di arrampicata si producevano rigorosamente a casa e i moschettoni utilizzati erano quelli dei pompieri, estremamente pesanti. Tempi duri quelli dei confini chiusi in epoca comunista, terminati con la Rivoluzione di velluto. Un momento storico che segnò la riconquista di una libertà perduta, da festeggiare necessariamente con una fuga sulle falesie di Finale Ligure.

Alla conquista del castello

Fatte tali premesse, è il momento di vedere la nuova generazione alle prese con la conquista del castello di Beckov. Adam sembra iniziare in gran velocità la sua salita, come se conoscesse già la via. Alcuni passaggi lo vedranno studiare attentamente le possibilità per proseguire sulla roccia calcarea. Tutto sembra procedere bene, le mura del castello si avvicinano, quando ecco che arriva la inaspettata caduta, a poca distanza dal traguardo. “Gli appigli sono invisibili, ho investito parecchio tempo a trovarli”. 

Una sconfitta? No, piuttosto una bella prova che apre la strada ad un progetto ben più ambizioso. “Tornerò a Beckov perchè c’è una via che attende da 28 anni di essere salita per la prima volta”.

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