Alta quota

Broad Peak invernale: Urubko, Bowie e Hintsa verso Askole

Problemi polmonari, legati a un’influenza, hanno bloccato a Skardu fino ad oggi Denis Urubko e Don Bowie, che si stanno curando con antibiotici.

L’unica in grande forma è Lotta Hintsa, nonostante da più parti si passi il tempo (in modo forse un po’ maschilista) a parlare esclusivamente della sua bellezza e non di altro. Il mondo dell’alpinismo è purtroppo anche questo, soprattutto quando l’animo è sminuire le imprese altrui.

Stamattina Urubko e Bowie si sentono meglio e il gruppo ha deciso di spostarsi ad Askole, ultimo villaggio prima dell’inizio del trekking sul Baltoro.

L’intenzione iniziale era quella di acclimatarsi qualche giorno attorno a Skardu, ma da quando sono arrivati nella cittadina solo Urubko e Lotta sono riusciti a fare un’uscita sopra il villaggio di Sadpara, scalando qualche cresta fino a 4000m e dormendo in tenda a 4150m. Una notte fredda, a -15°, riscaldata da un saccopelo fin troppo leggero, ci fa sapere Denis, che però aggiunge anche: “Una notte fredda di 4000 metri sembrerà un paradiso sul Broad Peak”. Bowie ha invece preferito rimanere al caldo dell’hotel a curarsi. Nessun problema però, la vera fase di acclimatamento avverrà sul Broad Peak non appena arriveranno al campo base.

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5 Commenti

  1. Speriamo che Dennis e Don se riprendano presto! ma parlando di Lotta oltre alla bellezza e il fatto di essere una ex Miss Finlandia che altro c’e da parlare? quale sono queste imprese alpinistiche che i “maschilisti” stanno sminuendo. Personalmente non ho capito cosa faccia lei li, mi potette spiegare?

    1. Concordo su tutto!

      E aggiungo che, ultimamente, stiamo davvero esagerando con il “politicamente corretto”…

      Siamo arrivati al punto che, nel corso degli ultimi mondiali di calcio, proibivano di inquadrare le tifose avvenenti che si trovavano allo stadio per motivi di discriminazione/maschilismo

  2. Visto? Se fossero stati ben accucciati nella casetta ipobarica di Simone Moro a fare rivoluzionarie scoperte scientifiche non avrebbero preso l’influenza, non avevano bisogno di acclimatarsi su creste scoscese, non avrebbero passato tristi nottate da montanari sfigati in tenda a -15 e sarebbero arrivati quasi in cima fin d’ora e saltellando su una gamba sola

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