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Nanga Parbat, i corpi di Daniele Nardi e Tom Ballard non saranno recuperati

Con i soldi del crowdfunding la famiglia finanzierà due progetti umanitari in Pakistan

Nei giorni dell’uscita del libro La via perfetta – Nanga Parbat: Sperone Mummery”, la famiglia di Nardi ha annunciato che non saranno effettuate operazioni di recupero dei corpi di Daniele e Tom Ballard.

Le ragioni le spiega l’Ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo: “Dopo alcuni incontri tecnici avvenuti in queste ultime settimane presso l’Ambasciata con esperti locali e internazionali di logistica e soccorso alpino sulle montagne del Pakistan, si è dovuto prendere atto dell’impossibilità allo stato attuale, per questioni di sicurezza, del recupero dei corpi di Daniele Nardi e di Tom Ballard. Si ringraziano l’Aviazione Militare del Pakistan, gli esperti internazionali e i collaboratori dell’Ambascaiata sempre pronti ad offrire la loro competenza ed esperienza in favore della buona riuscita degli interventi di soccorso ad alpinisti e trekker, impegnati sulle splendide montagne del Pakistan”.

Daniele Nardi e Tom Ballard rimarranno quindi sul Nanga Parbat.

Il crowdfunding

La famiglia Nardi ha reso anche pubblico come sono stati spesi i soldi raccolti con il crowdfunding attivato quando ancora si sperava di poter trovare Daniele e Tom ancora vivi.

L’ammontare della cifra, al netto delle commissioni, è di 144.662,79 euro, di questi 102.863,19 euro sono stati impiegati per saldare le spese del soccorso, i restanti 41.799,60 euro sono stati invece destinati a due progetti umanitari nel campo dell’istruzione in Pakistan, un modo per ricordare l’amore di Daniele per il Gilgit Baltistan e la sua attenzione verso i giovani e loro educazione. Entrambi i progetti sono attivati con la supervisione dell’Ambasciatore italiano in Pakistan.

Il progetto Strenghening of Education Institutes in Kundos Valley

Con i soldi destinati dalla famiglia di Daniele Nardi verrà ristrutturata la scuola nella Kundos Valley. Una classe, che verrà intitolata all’alpinista, verrà destinata a laboratorio per insegnare la fotografia naturalistica come mezzo di comunicazione e la documentazione visiva, anche via web.

Il progetto Scuola di alta montagna in Pakistan nella valle Ishkoman a nord di Gilgit

La somma donata sarà impiegata per avviare la “Scuola di montagna Daniele Nardi, in Pakistan”, un progetto che rientrerà nell’ambito di quello più ampio del Cristina Castagna Center. La volontà, come già ci spiegava il promotore Tarcisio Bellò, è quella di creare una scuola di alpinismo nazionale pakistana per formare in futuro delle guide di montagna e magari anche degli esperti di soccorso alpino.

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