AlpinismoAlta quota

Il Piolet d’Or Mick Fowler costretto a rinunciare al Chombu (6.362 m)

L'alpinista è tornato a scalare in Himalaya dopo il cancro

Lo scorso febbraio il Piolet d’Or Mick Fowler aveva annunciato il proposito di tornare in Himalaya a due anni dalla diagnosi di un cancro all’ano. Insieme a Vic Saunders si sarebbe diretto in India in primavera, per tentare la salita in stile alpino del Chombu, una vetta inviolata di 6.362 metri nel Nord del Sikkim.

La spedizione primaverile è passata in sordina. È giunta solo negli scorsi giorni la notizia di un secondo tentativo autunnale sulla medesima vetta, purtroppo fallito per un soffio a causa di una intossicazione alimentare.

Tra meteo inclemente e cibo avariato

In realtà i problemi sono stati molteplici. Prima del cibo avariato i due amici si sono trovati ad affrontare problematiche con i permessi di salita, meteo inclemente e condizioni pessime della montagna.

I due sono arrivati in India a fine settembre, atterrando a Gangtok, la capitale del Sikkim, in condizioni meteo decisamente monsoniche. Appena atterrati hanno scoperto che le forti piogge avessero distrutto uno dei ponti sul quale sarebbero dovuti passare per raggiungere la Tangu valley.

Al di là di questo “piccolo” problema logistico, è stato il meteo a rappresentare il peggior nemico. Per molti giorni sono rimasti in tenda a campo base a sentir scendere la pioggia. Una condizione, come dichiarato da Mick al Matlock Mercury magazine, mai vissuta prima nella sua esperienza decennale alpinistica.

Finalmente una finestra meteo propizia

Il 10 ottobre finalmente il cielo si è aperto e i due hanno intrapreso l’avvicinamento alla parete Nord del Chombu. Il nuovo problema che si sono trovati ad affrontare è stata la neve profonda, sia nell’avvicinamento che nella salita lungo la parete.

Sono stati così costretti a procedere lentamente e dopo 4 giorni hanno raggiunto quota 6.100 m. Insomma, un buon punto per salire in vetta.

Cos’altro poteva succedergli? Che il cibo liofilizzato e congelato consumato fino ad allora si è rivelato essere avariato, causando una severa dissenteria ad entrambi. Condizione che li ha costretti a tornare sui propri passi. Hanno raggiunto così il campo base combattendo contro la nausea e si sono fermati a riposare per 48 ore prima di riprendere la discesa verso valle e ritornare in aeroporto.

Cosa si fa adesso?

Come dichiarato da Mick al Matlock Mercury, nulla esclude che la coppia decida di ritornare al Chombu per una terza volta. “In due viaggi non c’è stato un istante in cui i miei ramponi abbiano toccato neve compatta o la mia piccozza del ghiaccio stabile. Il meteo si è rivelato una fregatura. Le condizioni dell’arrampicata un’altra fregatura. I permessi una ulteriore fregatura. Ma niente esclude che ritorneremo. C’è qualcosa di molto speciale nel Sikkim e di estremamente speciale sul Chombu”.

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