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Cristina Piolini è la prima a scendere con gli sci il Manaslu, il racconto e le foto

Namastè, un po’ come uscire da una sala di registrazione dove non si sente il minimo rumore e quando apri la porta di colpo tutta la vita al di fuori ti assale”. Inizia così il racconto della salita e discesa con gli sci di Cristina Piolini sul Manaslu.

Dopo essere arrivata a campo 4 avevo in testa di arrivare a vedere l’alba in vetta, spettacolo magnifico devo dire, è valso il costo del biglietto! Volevo riposare e valutare bene perché avevo impiegato circa 8 ore per arrivare all’ultimo campo, ma ero molto motivata, così ci ho provato ed è andata bene! In vetta ho cambiato gli scarponi per partire direttamente da lì con gli sci. Credo di aver pagato un po’ questa scelta perché calzare uno scarpone freddo a quelle quote mi è costato un piccolo problema, per fortuna risolvibile a un alluce” racconta l’alpinista, che riporta di aver sciato fino a campo 2 in circa 20 ore.

Al ‘due’ ho sperato di non trovarmi di nuovo sola, invece niente supporti da sotto e soprattutto ero stata avvisata che avrei trovato i campi smontati. Avevo così fatto un rapido calcolo sperando di riposare il minimo necessario per poi ripartire, ma mi sono addormentata come una pietra e quando mi sono svegliata erano ormai le 21.15. Al mattino ho radunato il materiale e smontato il campo, me lo sono caricato in spalla e in questo modo ho affrontato la seraccata per arrivare all’uno o meglio al sito dove avevamo allestito l’uno e al ‘crampons point’. Gli altri campi, per altro, me li ero già smontati ed erano già sul groppone”.

La Piolini ha affrontato il seracco sotto campo 2 in doppia, per poi rimettere gli sci fino ad arrivare a campo 1. “La seraccata sotto il due oggettivamente con gli sci… Magari in futuro ci faranno qualche edizione del trofeo Red Bull, io non ho le ‘ali’ e quindi ho pensato bene di calarmi in sicurezza in quel punto”.

Questo è il Manaslu della prima femminile e non so bene ancora, magari anche qualcosa di più” scrive la Piolini ed effettivamente qualcosa in più lo è. Se la discesa di Cristina la consideriamo integrale (e lo dovrebbe dato che non ha mai tolto gli sci tranne durante la calata sul seracco), è una prima assoluta. Nessuno infatti, fino ad ora, ha disceso l’ottava montagna della Terra sciando dalla cima al campo base.

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