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Un radar per monitorare il ghiacciaio Planpincieux. La neve in arrivo riduce l’allarme

A seguito dell’allarme lanciato negli scorsi giorni in merito a un elevato rischio crollo del ghiacciaio Planpincieux, sul versante italiano del massiccio delle Grandes Jorasses, la Regione Valle d’Aosta ha disposto l’installazione di un radar che monitorerà costantemente i movimenti della massa glaciale.

Monitoraggio radar h24

Il monitoraggio sarà condotto 24 ore su 24, anche in condizioni di scarsa visibilità, grazie alla strumentazione messa a disposizione dal Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio della Regione in collaborazione con la Fondazione Montagna sicura.

Un sistema che andrà ad aggiungersi a quello già attivo, di cui abbiamo fatto menzione nei precedenti articoli, su cui è opportuno fare un po’ di chiarezza.

Il monitoraggio fotografico attivo dal 2013

Il progetto di monitoraggio fotografico avviato nel 2013 è nato con la finalità di analizzare nel tempo l’evoluzione del fronte glaciale.

Come si legge sul sito dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, “si tratta di un ghiacciaio temperato il cui fronte glaciale si trova attualmente in prossimità di un gradino morfologico che ne determina una forte propensione al dissesto. Il particolare assetto morfologico del substrato genere le condizioni predisponenti per l’attivazione (quasi continua nel periodo estivo) di crolli di blocchi di ghiaccio dalla parte frontale. Questi fenomeni sono tipici di questo ghiacciaio, ma la sua particolare conformazione può dare origine, come già avvenuto in passato, a distacchi di proporzioni ben maggiori che possono collassare e raggiungere pericolosamente il fondovalle e l’abitato di Planpincieux. Trattandosi di un’area molto instabile questo ghiacciaio è stato a lungo considerato non monitorabile”.

Un tentativo dunque di monitorare una massa complessa da monitorare. A tale scopo sono state installate due postazioni fisse di acquisizione di immagini, a circa 3,5 Km tra loro sulla cresta del Mont de La Saxe. Le immagini giornaliere acquisite vengono processate così da stimare i tassi di spostamento del fronte glaciale. In termini matematici, il raffronto tra le immagini porta alla stima di un valore di velocità.

Tale dato è risultato sensibilmente aumentato negli ultimi giorni, fino a 50-60 cm al giorno. Valori allarmanti, che sommati alla stima volumetrica effettuata dai tecnici di Montagna Sicura relativa alla massa che potrebbe scivolare verso la Val Ferret (250 mila metri cubi di ghiaccio) hanno portato a decretare il rischio di un potenziale collasso.

Come conseguenza il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, ha firmato un’ordinanza di chiusura della strada comunale della Val Ferret -tra le località Montitaz e Planpinceux -, della strada interpoderale per la località Rocheroft e l’evacuazione di alcuni immobili.

Il pericolo c’è ma “Non sta cadendo il Monte Bianco”

Disposizioni che hanno allarmato la cittadinanza e non solo. Per riportare la calma nella valle, nella giornata di ieri il Sindaco ha incontrato cittadini e esercenti della Val Ferret.

Il rischio è presente, ha sottolineato il Sindaco, ma “non c’è alcun ghiaccio che può cadere su Courmayeur, non sta cadendo il Monte Bianco, non c’è alcun pericolo per la popolazione siamo di fronte a un fenomeno glaciologico definito”.

“Purtroppo – ha aggiunto –al momento non è un arco temporale predefinito, cioè non c’è la possibilità di definire quando finirà l’allerta”.

Piccoli crolli si sono verificati nei giorni scorsi, come mostra il video girato da Local Team che vi mostriamo.

Arriva la neve in Valle d’Aosta

In giornata è previsto l’arrivo sulla Valle d’Aosta di una perturbazione che comporterà la diminuzione delle temperature e una spruzzata di neve sul Monte Bianco, di cui gioverà anche il ghiacciaio Planpincieux.

Condizioni che potrebbero migliorare la situazione, rallentando lo scivolamento della massa instabile.

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