Alta quota

Himalaya: Farina, Majori e Secchi pronti a partire per il Nemjung

Circa 150 chilometri a nord-ovest di Kathmandu, quasi al confine con il Tibet, si trova una montagna poco nota e poco esplorata: il Nemjung. Con un’altezza di 7140 metri, è il nuovo obiettivo degli italiani Marco Farina, Marco Majori e Federico Secchi che partiranno dall’Italia il prossimo 18 settembre.

“Quest’anno avevo in mente di andare in Nepal” ci spiega Farina. “Parlando con Abele Blanc, riguardo possibili obiettivi, ci ha raccontato del Nemjung che ha avuto occasione di vedere durante una spedizione sull’Himlung”, altro Settemila della zona (molto più frequentato) con cui la montagna condivide il campo base. L’idea del gruppo è quella di percorrere lo spigolo nord, ancora inviolato. Si muoveranno leggeri e veloci, in stile alpino. “Dalle foto che abbiamo potuto vedere si tratta di una scalata su misto, con un’ultima parte su cresta nevosa”.

 Il Nemjung

Posizionata tra il massiccio del Manaslu e quello dell’Annapurna, la montagna conta pochissime salite. Dopo un primo tentativo giapponese nel 1963, la prima ascensione è avvenuta solo nel 1983 a opera di una spedizione internazionale nipponica-nepalese salita lungo la cresta est.

Undici anni dopo, nel 1994, un gruppo di alpinisti britannici ha tentato la montagna, senza però raggiungerne la cima. Nel 2009 sono invece stati i francesi Yannick Graziani e Christian Trommsdorff a cimentarsi lungo lo sperone sud. Una scalata che ha impegnato i due alpinisti per sei giorni, durante i quali hanno raggiunto un punto tra i 6000 e i 7000 metri dove poi hanno preso la decisione di rientrare e non continuare lungo la facile cresta che conduce fino in vetta. Alla base di questa decisione le cattive condizioni di Trommsdorff, indebolito dopo essere stato colpito sul casco da un blocco di ghiaccio. “Mi sentivo sotto shock, anche se non ho mai perso conoscenza” avrebbe dichiarato al suo rientro.

Sempre nel 2009 sulla montagna si è mossa anche la spedizione giapponese guidata da Osamu Tanabe, con i compagni Yasuhiro Hanatani, Michihiro Kadoya e Nobusuke Oki. In tre giorni sono saliti in stile alpino lungo la parete e la cresta ovest raggiungendo la vetta del Nemjung.

 

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