Film

“Breath”, col fiato sospeso in parete a Città del Messico – Mountain and Chill

Questa settimana Mountain and Chill ci porta ad arrampicare in Messico. Il film che vi consigliamo è “Breath” (2018, titolo originale in spagnolo: “Aliento”) del regista Ulises Fierro.

Una pellicola relativamente breve (17 minuti) ma ricca di adrenalina, che descrive l’arrampicata della climber Margarita Cardoso su una delle vie più complesse di Los Dinamos, a Città del Messico. Un canyon particolarmente amato dai climber, ricco di falesie di basalto.

Disponibile su Prime Video, il film è stato ampiamente apprezzato dalla critica internazionale e proiettato negli scorsi mesi al Seven Summits Award – Mountain Film Festival 2019 e al Melbourne Documentary Film Festival. In precedenza all’edizione 2018 del BANFF e del Trento Film Festival.

Il titolo è una sintesi dell’esperienza in parete di Margarita Cardoso, un mix di paura, respirazione e movimento.

“Breath”, l’arrampicata come esperienza interiore

Ulises Fierro, classe 1985, è un videomaker messicano specializzato in documentari. Nonostante la giovane età vanta 10 anni di esperienza, durante i quali ha cercato di inserire nelle sue produzioni uno sguardo volto alla ricerca interiore dei personaggi, al rapporto conflittuale tra uomo e natura.

Intervistato dallo staff del Melbourne Documentary Film Festival ha dichiarato che, anche in “Breath” ha cercato di focalizzarsi sull’analisi psico-fisica dell’esperienza dell’arrampicata, approfondendo la componente emotiva di Margarita Cardoso.

“L’arrampicata è un elemento importante della mia vita, quindi ho cercato di creare un film in cui tale disciplina diventa anche una forma di esperienza interiore. Le domande principali che lo spettatore si pone diventano ‘Perché lo facciamo? Come lo facciamo?’”.

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